Benvenuti! Siamo lieti di presentarvi l’edizione di dicembre 2023 di La Civetta. Abbiamo lavorato duramente per creare questa pubblicazione, che esprime il nostro amore collettivo per l’Italia. Essendo appena tornate dai nostri rispettivi semestri a Bologna, Torino e Firenze, le mie colleghe dirigenti ed io eravamo entusiaste di immergerci di nuovo nella vivacità della cultura italiana per condividerla con voi. All’edizione di questo numero hanno partecipato gli studenti di lingua e cultura italiana, una studentessa del MA di traduzione, e gli studenti che partecipano allo scambio scolastico. L’aiuto di tutti loro è stato prezioso e ci ha permesso di esplorare il tema di questa edizione: la migrazione.
La migrazione è un argomento molto discusso in Italia negli ultimi mesi. Oltre a voler condividere la nostra comprensione della cultura italiana, abbiamo voluto gettare una luce più positiva sul fenomeno delle migrazioni, che spesso sembra essere un tema scottante. Con articoli su musica, politica, film, e sport, abbiamo voluto esplorare gli effetti della migrazione sul panorama sociale italiano.
Uno dei momenti salienti nella creazione di quest’edizione è stata la nostra intervista ad Amir Issaa, un rapper italiano, famoso per le sue canzoni che danno voce ai sentimenti dei migranti nella società italiana. Amir ci ha raccontato come è stato crescere sentendosi straniero nel suo proprio Paese. Grazie al suo successo nell’industria musicale Amir ora promuove la scrittura rap con dei workshop, non solo in Italia, ma anche all’estero. Siamo emozionati ad annunciare che Amir sarà a Bristol a gennaio 2024 per fare un workshop di scrittura rap con gli studenti.
Inoltre, abbiamo voluto sottolineare il senso di comunità che va a braccetto con il tema della migrazione. Quest’anno segna la nascita della società più recente dell’Università di Bristol, the Exchange Society (la società per lo scambio scolastico). Speriamo di poter continuare a collaborare nel futuro, e vorremmo sottolineare l’ottimo lavoro svolto finora. Riteniamo sia cruciale sviluppare un senso di appartenenza, e questa società è stata d’ispirazione per la comunità universitaria. Con questo numero vorremmo condividere la nostra passione e permettere ad altri vedere Bristol attraverso una ‘lente italiana’.
Mi piacerebbe ringraziare a Barbara Ricci per il suo sostegno, guida, e i consigli durante il processo di lavorazione per quest’edizione. Per concludere voglio ringraziare tutti i collaboratori, il cui duro lavoro non è passato inosservato e che ha permesso la realizzazione di questo numero che ci auriamo essere di vostro gradimento.
Grazie mille,
Rebecca Homan