POLITICA
Negli anni '50-'60 in Italia, ancora più che nel resto d’Europa, ci fu un'espansione dell’economia senza precedenti. L’Italia passò dall’essere un Paese prevalentemente rurale a una potenza economica. Se guardi attentamente puoi ancora oggi scorgere i segni lasciati da questo cambiamento epocale dell’economia ( e della società) italiana.
Nel 1959, in un paesino nelle Alpi italiane di nome Longarone, a 100 km a nord di Venezia il boom economico ha lasciato il segno più profondo di tutti. Nel decennio precedente il nord est dell’Italia si era trasformato da una regione prevalentemente rurale ad una delle aree più industrializzate del Paese. Per soddisfare il crescente bisogno di energia elettrica dovuto al boom economico venne costruita quella che al tempo era la più alta diga del mondo ( 262 m ) – La torre Eiffel è 300m.
La costruzione della diga creava un un enorme lago artificiale dove prima c’erano solo boschi e un torrente. Man mano che il lago artificiale veniva riempito, si sono verificate le prime frane della montagna adiacente al lago, con i primi morti. Qui sono cominciate le preoccupazioni di ingegneri, operai e cittadini, i quali temevano che l’intera montagna potesse precipitare nel lago. Infatti quell’anno un intero versante della montagna adiacente alla diga franò nel lago, provocando un’onda che portò via il paesino sottostante ( Longarone ) e i suoi quasi 2000 abitanti. Giorgio Palesa, l’intervistato, parla delle ragioni politico-economiche che hanno spinto gli ingegneri a continuare la diga nonostante fossero consapevoli dei rischi. Oggi lui è un imprenditore veneto di successo. E’ socio al 33% di Var Aldebra, una società di vendita e consulenza informatica con 1600 dipendenti in Italia.
IL COSTO UMANO DEL MIRACOLO ECONOMICO ITALIANO 1950-1960
By: Simone Tagliapietra
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