LA CIVETTA December 2016 | Page 22

Salvatore Pagano:

Quando sono partito per l'Erasmus ero entusiasta di imbarcarmi in questa nuova esperienza. Certo, l’idea di partire all’ “avventura”, senza avere una casa, lasciando amici e parenti, un po’ di timore me lo incuteva. L'unica cosa che mi dava coraggio era sapere che non ero il solo: altri italiani, conosciuti sui social, avevano i miei stessi problemi. Una volta trovato l’alloggio, è stato tutto in discesa. Sarà forse per il mio carattere ma mi sono subito trovato bene in questa città. Ogni giorno conosco nuove persone, ognuna con storie da raccontare, come una sorta di puzzle che solo alla fine di questa esperienza potrai ricomporre per ricavarne tantissime cose. Se all'inizio pensavo di non farcela, ora come ora non vorrei più andarmene da Bristol.

Simona Catenazzo:

La mia prima impressione è stata negativa ma ora che la scadenza della mia esperienza qui si avvicina, mi rendo conto di quanto mi mancherà! Credo che non sia una città da amore a prima vista ma è ricca di sorprese e angoli nascosti, e scoprendola giorno per giorno sa come conquistarti e affascinarti!

Laura Porello:

La prima cosa che mi ha colpito arrivata a Bristol è stata la quantità di studenti provenienti da ogni parte del mondo. Si capisce subito che è una città multiculturale, ed è anche per questo che mi sono subito ambientata e non mi sono mai sentita una straniera

An insight into the 'Erasmus Experience', straight from the horse's mouth

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