Il Palio di Siena (noto semplicemente come “Il Palio” per i locali) è uno spettacolo straordinario che attira gente da tutto il mondo. Potrebbe sembrare una semplice corsa di cavalli accompagnata da qualche processione che precede la gara vera e propria, ma in realtà è molto di più. Risale a XVII secolo ed è una gara che si nutre di una forte competizione e rivalità fra le diciassette contrade. Il vincitore non solo rende orgogliosa la sua famiglia, ma anche l’intera contrada, che ottiene così il diritto di vantarsi per tutta Siena fino al prossimo Palio. Di gare infatti ce ne sono due all’anno, una il 2 di luglio e l’altra il 16 di agosto. Ogni contrada corrisponde tradizionalmente ad antichi mestieri, e ha anche un animale e una bandiera che la rappresenta. Ovviamente non manca la contrada della Civetta, corrisponde alla parte nord della Piazza del Campo, corrisponde al mestiere del calzolaio e come si può immaginare un piccolo gufo rappresenta la squadra.
In termini specifici il Palio consiste in una corsa di cavalli che si svolge nella Piazza del Campo. A competere sono dieci fantini che fanno tre giri della piazza, solitamente dura 90 secondi. La piazza si trova nel cuore di Siena, famosa città Toscana, che per l’occasione viene ricoperta di terriccio.
Ci sono sette contrade che non prendono parte al Palio, che però parteciperanno di sicuro al prossimo, al fianco di tre contrade estratte a sorte. I fantini cavalcano a pelo, quindi senza sella, vestiti con abbigliamenti tradizionali. È un evento unico e ha regole diverse dalle normali corse di cavalli: i fantini possono disturbare gli altri cavalli e possono spintonarsi l’un l’altro. Capita spesso, infatti, che i fantini cadano a causa delle spinte o delle svolte brusche lungo il giro della piazza. La cosa più interessante è forse che non è il fantino a vincere la gara, ma il cavallo… ciò significa che è possibile che un cavallo senza il suo fantino (magari caduto precedentemente) porti a casa la gloria, come è successo pochi anni fa con il cavallo di Bruschelli. Altra cosa interessante, la contrada considerata perdente non è quella che finisce all’ultimo posto, bensì quella che arriva a seconda.
James Bicknell-Found
Photo by Il Vagabiondo on Unsplash
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