LA CIVETTA - April 2020 | Page 34

Festival di Sanremo: specchio dell’Italia?

Il Festival di Sanremo è per definizione il Festival della Canzone Italiana. Questo significa che le sue melodie, i suoi testi hanno in qualche modo segnato la vita di ogni abitante dello Stivale. A prescindere dai gusti personali, le canzoni del Festival diventano veri e propri tormentoni che durano per intere generazioni. Non importa che si tratti spesso di cantilene ripetitive, il più delle volte scontate: sono proprio quelle banalissime ballate romantiche a rimanere negli annali.

Sono note che entrano a far parte degli spartiti della tradizione come espressione di una tendenza che sposa il pubblico eterogeneo a cui si propone, bisognoso di messaggi semplici e allo stesso tempo universali.

Di tradizione si tratta anche nel caso dei fiori: la cittadina ligure è infatti conosciuta per i suoi splendidi giardini, le sue innumerevoli rose, che i gentiluomini del grande palco, immancabilmente donano alle "signorine" ospiti della serata. Come se esistesse ancora la galanteria, come se l’espressione di femminilità fosse concessa solo alle donne. Sicuramente era così negli anni Cinquanta, ma forse oggi l’Italia ha cambiato un po’ faccia. E bisogna dire che anche il Festival qualche novità l’ha introdotta. Saranno state le polemiche? Sarà che l’Italia sta finalmente evolvendo? Oppure, in fondo in fondo, l’essenza del Bel Paese sarà sempre la stessa?

Polemiche e femminismo sul palco dell’Arsiton

Le controversie di questa settantesima edizione si sono fatte sentire fin da subito, o meglio ancora prima che tutto avesse inizio. La conduzione delle serate è stata infatti affidata al famoso presentatore italiano Amadeus che alla vigilia della kermesse, durante la conferenza stampa, ha rilasciato alcune dichiarazioni largamente considerate maschiliste.

Source: Flickr/ Exploride

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