associazione
pagamenti
Tempi di pagamento
delle PA a 144 giorni
Sono 92 giorni in più rispetto alla
media Ue. Il debito della PA verso
i fornitori è in calo, ma rimane
il più alto d’Europa (3,1% del Pil,
più del doppio della media Ue).
di Stefano Frigo
L
a comparazione internazionale sui tempi di
pagamento della Pubblica Amministrazione
di Intrum Justitia colloca l’Italia al primo posto in Unione Europea con pagamenti in 144 giorni,
con un divario di 92 giorni rispetto alla media Ue di
52 giorni. Si registra una riduzione apprezzabile di
21 giorni rispetto ai 165 del 2014, ma si tratta sempre di un valore che rimane di 114 giorni superiore
alla media dei 30 giorni prevista dalla Direttiva europea recepita con il D. Lgs. 192/2012 entrato in vigore
il 1° gennaio 2013. Tra i maggiori Paesi dell’Ue l’Italia fa peggio della Spagna dove la PA paga i fornitori
in 103 giorni, della Francia (62 giorni), del Regno
Unito (24 giorni) e della Germania (19 giorni); nel
dettaglio si osserva che solo Italia e Spagna mostrano
tempi di pagamento superiori ai 100 giorni. Le stime
della Banca d’Italia indicano una riduzione dello
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stock del debito commerciale della PA che «sarebbe
diminuito da circa 75 miliardi alla fine del 2013 a
poco più di 70 alla fine del 2014, segnando una riduzione di circa il 5%». Va peraltro sottolineato che i
dati Eurostat indicano che il debito commerciale della PA in Italia – relativo alla spesa corrente ed esclusi
i debiti acquisiti da intermediari finanziari con clausola pro soluto – sono il 3,1% del Pil, il valore più
elevato tra i Paesi dell’Ue e più del doppio della media dei 28 Paesi.
Infine va segnalato che il completamento dell’analisi con l’esame aggiornato dei dati sui pagamenti della
PA non è possibile: i dati del monitoraggio – che il sito
del Mef, Pagamenti PA indica “aggiornati regolarmente” – resi disponibili alle ore 11 di oggi, 11 giugno
2015, sono ancora aggiornati al 30 gennaio 2015: si
tratta di un ritardo di oltre 4 mesi (132 giorni). A tal
riguardo va ricordato che il Mef nel protocollo di intesa
del 21 luglio 2014 si impegnava a «potenziare le attività
di monitoraggio, assicurando una costante pubblicizzazione dei risultati conseguiti».
Inoltre l’elenco delle Amministrazioni pubbliche
per le quali risultano pendenti istanze di certificazione oltre il termine di 30 giorni doveva essere aggiornato “con frequenza settimanale”, ma rimane aggiornato al 29 dicembre 2014. Si tratta di un ritardo di
oltre cinque mesi (158 giorni).
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22 l’Artigianato
Anno LXVI N. 10 Ottobre 2015
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