L' Artigianato Ottobre 2015 | Page 22

associazione  lavoro La disoccupazione sale al 12,2% L’Italia risulta sotto la media dell’eurozona sia in fatto di salari che di costo del lavoro in generale. N el 2013 le persone in cerca di occupazione crescono di 369mila unità (+13,4%). Il tasso di disoccupazione sale al 12,2% (da 10,7%, +1,5%), quello di inattività al 36,5% (da 36,3%). Nel 2013 il numero degli occupati si è ridotto a 22,420 milioni, 478mila in meno rispetto al 2012, -2,1%. È quanto risulta dall’annuario Istat: un calo che porta il tasso di occupazione per la fascia 15-64 anni al 55,6%, «molto al di sotto del dato Ue, 64,1%». I dipendenti pubblici restano ancora senza aumenti retributivi. Nel corso del 2013 sono stati rinnovati 17 contratti collettivi nazionali che hanno coinvolto poco più della metà dei lavoratori. Il maggior numero si registra nel settore dell’industria (11), invece nessun rinnovo per settore agricolo e pubblica amministrazione. Quasi un dipendente su due è in attesa di vedere rinnovato il proprio contratto nazionale di lavoro (48,1% contro 30,4% del 2012). Le retribuzioni contrattuali orarie sono aumentate in media dell’1,4%, Export settori di micro e piccola impresa cresce del 3,5% nel 2014, quasi il doppio del +2,0% del totale esportazioni, e supera i cento miliardi di euro L’analisi dei dati sulle esportazioni regionali pubblicati lo scorso 13 aprile dall’Istat evidenzia che nel 2014 l’export nei settori dove la micro e piccola impresa occupa più del 60% degli addetti arriva a 101.417 milioni di euro, in crescita del 3,5% rispetto ai 97.946 milioni del 2013; la performance del made in Italy nei settori di MPI è quasi doppia rispetto alla crescita del 2,0% del totale export. Nei settori esaminati al 30 20 l’Artigianato Anno LXVI  N. 10  Ottobre 2015 settembre 2014 operano 243.218 imprese artigiane con 678.207 addetti, pari al 69,6% dell’artigianato manifatturiero. Nel dettaglio dei settori di MPI, nel 2014 la dinamica più accentuata delle esportazioni si registra per Articoli in pelle +4,6%, Articoli di abbigliamento +4,3%, Legno e prodotti in legno +3,8%, Prodotti delle altre industrie manifatturiere +3,7%, Prodotti alimentari +3,6%, Mobili +3,2% e Prodotti in metallo +1,7%. Tra le maggiori regioni si osserva una dinamica superiore alla media delle vendite del made in Italy nei settori di MPI in Sicilia, Puglia, Trentino-Alto Adige, Piemonte, Liguria, Friuli-Venezia Giulia, Veneto e Lombardia. In 14 regioni l’export di MPI cresce; per tredici regioni la performance nei comparti di MPI è migliore dell’export totale regionale.