L' Artigianato Ottobre 2013 | Page 12

ARTIG_n10ottobre13 09/10/13 13.32 Pagina 10 associazione confartigianato Credito, rapporto di Confartigianato Imprese nella morsa di credito scarso e costoso e debiti della Pa: in un anno i finanziamenti sono diminuiti di 41,5 miliardi e lo Stato deve 91 miliardi. Il gap Italia-Ue per tassi di interesse costa alle nostre aziende 7,1 miliardi. di Ufficio Studi Confartigianato S empre meno credito alle imprese italiane: tra maggio 2012 e maggio 2013 i prestiti bancari alle aziende sono diminuiti di 41,5 miliardi di euro, pari al -4,2%. Contemporaneamente il debito accumulato dalla Pubblica amministrazione verso le imprese ammonta a 91 miliardi. Lo rileva un rapporto di Confartigianato che ha “misurato” la crisi di liquidità che soffoca gli imprenditori italiani: da una parte i finanziamenti bancari sempre più scarsi e costosi, dall’altra i mancati pagamenti della Pubblica amministrazione che non onora i propri debiti. Una morsa che sta stritolando le nostre imprese. Al calo della quantità di finanziamenti al sistema produttivo si accompagna l’aumento dei tassi di interesse. Secondo Confartigianato, a maggio 2013 il tasso medio per i prestiti fino a 1 milione di euro è del 4,36% ma sale al 4,85% per i prestiti fino a 250.000 euro. Con questi valori, l’Italia è seconda soltanto alla Spagna per i tassi più alti d’Europa: la differenza rispetto alla media Ue è di 84 punti base in più, ma lo spread sale a 148 punti base nel confronto con i tassi medi pagati dalle imprese in Germania. Il gap Italia-Ue per i tassi d’interesse genera un maggiore costo per oneri finanziari pari a 7,1 miliardi a carico delle aziende italiane. Le più penalizzate sul fronte dei tassi di interesse sono le piccole imprese con meno di 20 addetti. A livello regionale la situazione peggiore si registra in Calabria dove le piccole imprese pagano i tassi più alti: 10,58%. Seguono la Campania con il 10,55% e la Puglia con il 10,22%. Sul versante opposto della classifica, il denaro è meno costoso nella Provincia Autonoma di Bolzano (5,97%), nella Provincia Autonoma di Trento (6,64%) e in Emilia Romagna (7,94%). A livello provinciale, la maglia nera del costo del denaro va a Crotone dove le aziende pagano tassi d’interesse dell’8,4%, con un aumento di 108 punti base in un anno. Seguono Catanzaro, che registra tassi del 7,99% e un aumento di 73 punti base in un anno, e Vibo Valentia con tassi al 7,82% aumentati 10 l’Artigianato Anno LXIV N. 10 Ottobre 2013 di 34 punti base in un anno. All’altro capo della classifica vi è Bolzano con tassi d’interesse del 3,84% (diminuiti di 46 punti base in un anno), seguita da Udine (tassi del 4,30% scesi di 48 punti base) e da Cuneo (4,43%, -4 punti base in un anno). In provincia di Crotone, quindi, il credito per un’impresa cos ta il doppio rispetto a Bolzano. Prestiti all’artigianato nelle Regioni Stock al 31 dicembre 2012 in milioni di euro, var. % rispetto a dicembre 2011 e incidenze - impieghi lordi Regione Abruzzo Basilicata Calabria Campania Emilia-Romagna Friuli-V.G. Lazio Liguria Lombardia Marche Molise Piemonte Puglia Sardegna Sicilia Toscana Trentino-A.A. Umbria Valle d’Aosta Veneto Nord-Ovest Nord-Est Centro Sud Isole Centro-Nord Mezzogiorno ITALIA Artigianato 1.173,9 329,7 703,7 1.123,5 6.030,2 1.243,0 1.777,4 1.230,9 11.339,7 2.700,4 199,7 4.481,8 2.014,2 982,8 1.991,5 4.503,9 2.613,6 1.277,5 133,2 6.618,2 17.185,6 16.505,0 10.259,3 5.544,8 2.974,3 43.949,9 8.519,0 52.468,9 % sul Variazione % totale Dicembre 2012 nazionale su dicembre 2011 2,2 0,6 1,3 2,1 11,5 2,4 3,4 2,3 21,6 5,1 0,4 8,5 3,8 1,9 3,8 8,6 5,0 2,4 0,3 12,6 32,8 31,5 19,6 10,6 5,7 83,8 16,2 100,0 Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Artigiancassa su fonte Banca d’Italia e Banca d’Italia -7,7 -7,1 -5,2 -6,5 -7,1 -7,2 -2,9 -3,9 -5,4 -7,2 -7,6 -5,3 -3,8 -8,8 -2,4 -4,1 -4,3 -4,4 -1,2 -7,9 -5,2 -7,0 -4,8 -5,7 -4,6 -5,8 -5,3 -5,7