focus
i giovani imprenditori
su “corriere impresa”
di Walter Franceschin, Presidente dei Giovani Imprenditori Artigiani
INTERVENTO
DEL Presidente
dei Giovani
Imprenditori
Artigiani
Walter
Franceschin
pubblicato
da Corriere
Impresa.
6
N
onostante dovremmo ormai aver dige-
rito il momento, continuo a sentirmi
dire che come giovani siamo stati sfor-
tunati a finire in un periodo storico
così duro. Resto sempre perplesso davanti a
questa affermazione, perché il mio pensiero
va a tutti gli altri momenti difficili del passa-
to e a tutti quei giovani che li hanno vissuti e
superati con successo. Mi piacerebbe che i
Giovani Artigiani si ricordassero di quanto
sia importante il loro lavoro e di quanto l’e-
conomia abbia bisogno del loro sapere.
Artigiano, una parola che a volte ri-
manda la mente a lavori antichi, non è mai
stato un termine così moderno e attuale.
L’artigiano e il suo sapere sono presenti
in ogni fase della vita delle persone e delle
aziende. Molti dimenticano ad esempio che
Artigiano è sì il costruttore edile, ma anche il
costruttore di siti internet. L’ICT, quel setto-
re che muove l’economia della rete, è frutto
del nostro sapere. I campi nei quali il lavoro
artigianale è richiesto sono moltissimi.
Autorevoli studi sulle tendenze dell’oc-
cupazione nei paesi occidentali concorda-
no nell’affermare che l’artigianato e tutti i
lavori basati sul “saper fare” saranno sem-
pre più ricercati. Ed è qui, cari colleghi, che
vorrei vi crescesse dentro quell’orgoglio di
far parte di questa categoria. Quindi dopo
aver premesso tutto ciò, mi permetto di
dirvi alcuni miei pensieri. È vero, il mo-
mento storico è difficile, ma gli strumenti
per superarlo sono tutti nelle nostre mani.
Potrei raccogliere consensi sparando a
zero sulla politica e sulle istituzioni, ma sa-
rebbe troppo facile usare la solita retorica
che già sentite ovunque. Invece proverò a
stuzzicare la vostra fame di successo, dicen-
dovi che abbiamo la fortuna di vivere in una
L’ARTIGIANATO / ANNO LXVIII / n. 11 / novembre 2017
Regione che ci offre infinite occasioni. E se
non riusciamo a coglierle è solo colpa no-
stra. Dovremmo smetterla di lamentarci e di
dire che nulla mai cambierà, perché siamo
noi a creare il nostro futuro. Certo, negli anni
una cosa è stata dimenticata e di questo mi
rammarico profondamente. Siamo diventa-
ti tutti individualisti, dimenticando che in-
sieme si possono affrontare sfide molto più
grandi. Abbiamo dimenticato il ruolo delle
Associazioni, del trovarsi sotto uno stesso
“tetto” per confrontarci e per aiutarci.
Parlando con molti giovani imprendito-
ri sento che i problemi molte volte sono gli
stessi. Ma fra di loro non si parlano e non si
confrontano. E questo risucchia tempo ed
energie a tutti.
Ho 33 anni e anch’io quando ho co-
minciato a lavorare come imprenditore
pensavo di poter fare tutto da solo, che
confrontarsi con gli altri potesse essere
svantaggioso. Perché avrebbero potuto
rubare le mie idee. Invece, da quando ho
scoperto che incontrarsi con altri impren-
ditori può essere fonte di idee e soluzioni,
tutto è andato meglio.
In quest’epoca in cui si parla solo di inno-
vazione tecnologica bisognerebbe riscopri-
re il cooperare fra le persone e fra le aziende.
E questa è la chiave per superare il momen-
to e per crescere. Insieme. Le aziende che
crescono e stanno bene hanno una ricadu-
ta enorme sul benessere generale. Pertanto
mi piacerebbe molto vedere una più attiva
partecipazione da parte degli under 35 e di
chi si affaccia per la prima volta nel mon-
do dell’imprenditoria, agli incontri che noi
Giovani Artigiani del Trentino facciamo. A
volte basta poco per superare una difficoltà.
Credeteci e non arrendetevi mai.