cultura
Presentazione del volume nella Sala dei Duecento dell’Associazione Artigiani
Bormiolli. Le stufe a olle di Trento (1763-1889) è
un’opera unica nel suo genere, non solo scopre una
storia mai raccontata ma è anche lo studio italiano
più approfondito di una singola manifattura ceramica
dedita alla produzione di stufe a olle. La lettura del libro
ci porta a scoprire come venivano realizzate le stufe
dai Bormiolli e le analogie e le differenze con quelle dei
loro concorrenti. Troviamo l’analisi di cento stufe, con
le foto di tutte, quattro per facciata corredate ognuna
da una chiara e sintetica didascalia. Sempre nell’ope-
ra sono state individuate quaranta stufe che vengo-
no presentate invece in doppia pagina con fotografie
complessive e di dettagli con una precisa descrizione
critica e comparativa. Vengono anche analizzati i par-
ticolari costruttivi quali le innovative mattonelle modu-
lari, i vasi apicali e le zampe di leone.
Pietro Marsilli e Patrizio Tapparelli,
gli autori del volume
Il libro è nato dall’incontro quasi casuale dei due
autori, dall’incontro e dalla unione di idee, conoscen-
ze e competenze differenti. Pietro Marsilli è da qua-
ranta anni che studia la ceramica, si è laureato con
una tesi sui ceramisti di Faenza e non ha mai smesso
di praticare tali argomenti; Patrizio Tapparelli è da
venti anni che restaura stufe antiche, è produttore
e installatore di stufe a olle; è delegato provinciale
della categoria Fumisti e spazzacamini del Trentino;
possiede un museo privato con la più completa colle-
zione esistente di stufe Bormiolli originali. Anno dopo
anno, lavorando insieme sulle Bormiolli, per entrambi
sono aumentate le conoscenze ma anche le curiosità
e la spinta alla continua ricerca delle stufe esistenti a
partire da quelle restaurate da Patrizio con suo fratel-
lo Donatello (e prima ancora dal loro padre Roberto)
e successivamente indagando presso colleghi, cono-
scenti, antiquari, rigattieri, case d’asta. A fianco una
rigorosa ricerca bibliografica, incontri con privati, in-
contri con funzionari delle soprintendenze, corrispon-
denza e incontri con curatori di musei e con archivi.
Tantissima ricerca archivistica e relativo studio pun-
tuale dei documenti fotografando e studiando più di
500 antichi manoscritti.
Un lavoro importante e utile a molti. A tutti i fumisti,
eredi diretti di questo glorioso passato, per conosce-
re la storia delle stufe prodotte nel nostro territorio e
con il loro lavoro saper salvaguardare e trasmettere
questa cultura. Un testo utile per addetti, i funziona-
ri delle Soprintendenze, i restauratori e gli antiquari, i
collezionisti e i potenziali acquirenti o venditori di stufe
a olle, per distinguere e valutare una certa stufa a olle
da un’altra. Un libro che può stare molto bene in qual-
siasi biblioteca di coloro che amano l’arte e vogliono
approfondire conoscenze e rapporti fra quelle che an-
cora oggi, ahimè, in m olti definiscono arti minori e arti
maggiori.
ANNO LXVIII / n. 11 / novembre 2017 / L’ARTIGIANATO
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