associazione
donne impresa
“Capitane coraggiose”
sfidano la crisi
1.719.000 le attività indipendenti guidate da donne
Ma servono interventi
per sostenere le imprenditrici
di Ufficio Studi Confartigianato
C
inque anni di crisi hanno lasciato il segno sugli imprenditori italiani: tra il 2008 e il 2013
sono diminuiti di 511mila unità, pari all’8,4%
in meno.
Ma le imprenditrici hanno resistito meglio dei
colleghi maschi ai colpi della congiuntura negativa.
Negli ultimi cinque anni, il numero delle lavoratrici
indipendenti italiane (imprenditrici, lavoratrici autonome, libere professioniste) è diminuito di 123mila unità, pari al 6,7% in meno. Un calo inferiore a
quello registrato dalla componente maschile del lavoro indipendente che, dal 2008 al 2013, è diminuita
del 9,1%, con una perdita di 387.900 unità.
A reagire alle difficoltà di questi anni sono state soprattutto le donne alla guida di aziende con dipendenti che, tra il 2008 e il 2013, sono addirittura aumentate di 28.900 unità, pari all’8% in più.
Le “capitane coraggiose” dell’economia italiana
sono “fotografate” dall’Osservatorio sull’imprenditoria femminile realizzato dall’Ufficio Studi di Confar-
tigianato e presentato alla scorsa Convention di Donne Impresa Confartigianato.
Le donne che lavorano in proprio nel nostro Paese sono 1.719.000, rappresentano il 30,8% del totale dei lavoratori indipendenti attivi in Italia e il
18,4% del totale dell’occupazione femminile. E tra
le fila dell’esercito delle attività autonome “rosa”
spiccano 364.942 imprenditrici alla guida di imprese artigiane.
La propensione imprenditoriale delle italiane fa
guadagnare al nostro Paese il primato in Europa per il
maggior numero di attività autonome guidate da
donne. Ci seguono la Germania, con 1.373.400 imprenditrici, e il Regno Unito (1.264.400).
A livello regionale, il record per il maggior numero
di lavoratrici indipendenti, pari a 305.720, appartiene
alla Lombardia. Secondo posto al Lazio (172.459) e
terza posizione per la Toscana (154.152).
«I dati del nostro Osservatorio – sottolinea Edgarda
Fiorini, Presidente di Donne Impresa Confartigianato – dimostrano che fare impresa è sempre più un
mestiere da donne. Siamo in presenza di una imprenditoria femminile che va incoraggiata. Al pari dei
continua a pagina 44
dell’impianto verranno monitorate dal Laboratorio
Fotovoltaico dell’Università degli Studi di Ferrara, uno
dei maggiori centri di ricerca a livello internazionale nel
settore dei sistemi fotovoltaici a concentrazione.
i sistemi convenzionali (con un’emissione di CO2
in ambiente ridotta a un quinto). Inoltre tali sistemi,
al contrario dei sistemi fotovoltaici convenzionali, sono
caratterizzati da un elevato grado di riciclabilità.
Il Progetto Fenice rappresenta il primo intervento
dimostrativo della tecnologia a concentrazione
e separazione spettrale sul territorio provinciale
e costituisce un field test di importanza strategica per
l’affermazione di tale innovativa tecnologia. L’intervento
dimostrativo Fenice è stato realizzato e installato dalla
società Trentino Rainbow Energy S.r.l. con il supporto
del Comune di Vigolo Vattaro, dell’Agenzia Provinciale
per le Risorse Idriche e
l’Energia (Aprie) e del
Distretto Tecnologico Trentino
Energia e Ambiente
(Habitech). Le prestazioni
Trentino Rainbow Energy S.r.l.: la società
La società Trentino Rainbow Energy S.r.l. è una start up
innovativa impegnata nello sviluppo, ideazione,
realizzazione e ottimizzazione di sistemi e impianti
di produzione energetica ad alta efficienza.
Trentino Rainbow Energy è stata fondata nel 2010
da due giovani ingegneri dell’Università degli Studi
di Trento e collabora attivamente, nell’ambito delle
proprie attività di ricerca, con importanti realtà
industriali nazionali e multinazionali e con numerosi
centri di ricerca a livello locale, nazionale e internazionale.
Contatti: Trentino Rainbow Energy S.r.l.
Via degli Orti, 10 - 38049 Vigolo Vattaro (TN) - Italia
e-mail: [email protected]
Ing. Paolo Decarli: [email protected]
Ing. Michele Tonezzer: [email protected]
Anno LXIV
N. 11
Novembre 2013
l’Artigianato 43