L' Artigianato Novembre 2013 | Page 30

associazione pagamenti Tempi di pagamento I risultati dell’Osservatorio di Confartigianato: è sempre emergenza crediti insoluti, poco rispettata la legge sui tempi di pagamento. I privati sono peggiori pagatori rispetto alla Pa. di Ufficio Studi Confartigianato I risultati del monitoraggio segnalati dal Presidente di Confartigianato Merletti durante un incontro con il Vicepresidente della Commissione Ue Antonio Tajani. La legge sui tempi di pagamento in vigore dall’1 gennaio 2013 stenta a essere rispettata dai committenti pubblici e privati. Lo confermano le segnalazioni di artigiani e piccoli imprenditori all’Osservatorio attivato il 31 gennaio 2013 da Confartigianato e visibile sul sito della Confederazione (www.confartigianato.it). Secondo i dati raccolti dall’Osservatorio di Confartigianato soltanto il 13,4% degli imprenditori rileva che i tempi di pagamento della Pubblica amministrazione si sono accorciati, mentre il 68,7% li considera invariati e il 17,9% segnala che si sono addirittura allungati. Il fenomeno dei ritardati pagamenti si è aggravato nelle transazioni commerciali tra privati, dove si concentra l’87,5% dei crediti insoluti a danno degli artigiani. Il 36,6% dei piccoli imprenditori dichiara che i tempi di pagamento dei privati si sono allungati, a fronte del 50% che non ha rilevato cambiamenti, mentre solo il 13,9% segnala una diminuzione dei tempi per veder saldate le fatture. 28 l’Artigianato Anno LXIV N. 11 Novembre 2013 Dall’Osservatorio emerge poi che oltre il 50% dei debiti della Pubblica amministrazione verso le piccole imprese è fatto da crediti di modesta entità, fino a 2mila euro, e soltanto il 3,6% dei crediti supera i 50mila euro, a dimostrazione della complessità amministrativa e farraginosità delle procedure. Il dato cambia nei crediti verso altre imprese private: la quota di debiti fino a 2mila euro riguarda il 22,3% delle imprese creditrici, mentre i debiti fino a 50mila euro riguardano il 25% degli imprenditori. «A otto mesi dall’entrata in vigore – ha sottolineato il Presidente Merletti – l’applicazione delle nuove norme in Italia risulta ancora scarsa e, addirittura, il fenomeno dei crediti insoluti è peggiorato nei rapporti tra privati. Per quanto riguarda i debiti della Pa subiamo gli effetti di un sistema di regole e procedure, soprattutto per l’esigenza di tenere i conti pubblici sotto controllo, che ha frenato l’efficienza amministrativa dei processi di pagamento, fino a produrre debiti arretrati che superano la cifra di 91 miliardi». «Tra le cause dei debiti dei privati – ha aggiunto Merletti – vi sono le inefficienze della giustizia civile, che rendono conveniente essere cattivi pagatori».