L' Artigianato Marzo 2016 | Page 7

focus gli altri Stati membri dell’Unione Europea nel rispetto di due soli vincoli: • versare la contribuzione per il personale dipendente occupato nel Paese di residenza del personale stesso; • garantire la retribuzione nazionale ai lavoratori che svolgono la propria attività nel nostro Paese. Con l’applicazione, talvolta distorta, del diritto comunitario, diventa semplice operare all’estero fornendo manodopera in un qualsiasi altro Paese dell’Unione Europea. Ciò attiva un progressivo depauperamento delle risorse umane ed economiche nella nostra provincia a causa del ricorso, come già sopra esposto, distorto e massiccio, di autisti dipendenti da agenzie interinali comunitarie. Con il pieno rispetto delle normative Ue si ottiene quindi: • una perdita di forza-lavoro “italiana”; • minori entrate contributive e fiscali; • un maggiore carico welfare per l’aumento del sostegno al reddito; • il trasferimento di risorse economiche, generate in loco, in altri Paesi; • una perdita progressiva di aziende “italiane” dovuta all’“abbattimento della marginalità”. La concorrenza degli autotrasportatori dell’Est Europa e dei vettori italiani delocalizzati fa sì che le nostre imprese non siano più in grado di mantenersi sul mercato e garantire i posti di lavoro. Il “cabotaggio” è un’attività di trasporto di merci su strada a titolo temporaneo sul territorio nazionale, svolta da un trasportatore di un altro Stato membro della Ue. A causa dell’abuso nell’utilizzo del cabotaggio, ogni anno, sono moltissime le imprese che chiudono per la concorrenza sleale praticata sia dai vettori esteri sia dalle tante aziende italiane che hanno pensato di aggirare le norme andando a costituire le società in Paesi dell’Est Europa, salvo poi operare, di fatto, in Italia. enaip I Maestri Artigiani della pietra nelle scuole «Un’esperienza bellissima che speriamo davvero di poter riproporre». È Enzo Holler a parlare ma insieme a lui c’è sempre stato anche Silvano Bortolotti. Sono due Maestri Artigiani del porfido e per quattro giorni, otto ore al giorno per 32 ore totali, la prima metà di gennaio sono stati ospiti dell’Enaip di Villazzano di Trento dove hanno spiegato ai ragazzi della quarta settore edile tutti i segreti del porfido dalla a alla z. «L’uditorio era formato da una quindicina di ragazzi e non pensavo si potesse creare sin da subito un feeling del genere – continua Holler –. Invece sono stati tutti molto attenti dal primo all’ultimo minuto e hanno dimostrato un interesse reale e concreto. Non ci siamo fermati alla sola parte teorica ma abbiamo proposto anche una parte pratica che ha riscosso un gran successo». Si trattava della prima volta in una scuola superiore ma il Maestro Artigiano spera non sia stata l’ultima: «Vedere studenti che ti ascoltano e ti osservano con concentrazione e voglia di apprendere ti fa sentire realizzato e ti regala una soddisfazione impagabile. Lasciatemi ringraziare l’Associazione Artigiani e l’Enaip per l’opportunità che hanno dapprima creato e poi offerto». ANNO LXVII / n. 3 / marzo 2016 / L’ARTIGIANATO 5