focus
gli altri Stati membri dell’Unione Europea
nel rispetto di due soli vincoli:
• versare la contribuzione per il personale dipendente occupato nel Paese di residenza del personale stesso;
• garantire la retribuzione nazionale ai lavoratori che svolgono la propria attività
nel nostro Paese.
Con l’applicazione, talvolta distorta, del
diritto comunitario, diventa semplice operare all’estero fornendo manodopera in un
qualsiasi altro Paese dell’Unione Europea.
Ciò attiva un progressivo depauperamento delle risorse umane ed economiche nella nostra provincia a causa del ricorso,
come già sopra esposto, distorto e massiccio, di autisti dipendenti da agenzie interinali comunitarie.
Con il pieno rispetto delle normative
Ue si ottiene quindi:
• una perdita di forza-lavoro “italiana”;
• minori entrate contributive e fiscali;
• un maggiore carico welfare per l’aumento
del sostegno al reddito;
• il trasferimento di risorse economiche,
generate in loco, in altri Paesi;
• una perdita progressiva di aziende “italiane” dovuta all’“abbattimento della marginalità”.
La concorrenza degli autotrasportatori
dell’Est Europa e dei vettori italiani
delocalizzati fa sì che le nostre
imprese non siano più in grado
di mantenersi sul mercato e garantire
i posti di lavoro.
Il “cabotaggio” è un’attività di trasporto
di merci su strada a titolo temporaneo sul
territorio nazionale, svolta da un trasportatore di un altro Stato membro della Ue. A
causa dell’abuso nell’utilizzo del cabotaggio, ogni anno, sono moltissime le imprese
che chiudono per la concorrenza sleale praticata sia dai vettori esteri sia dalle tante
aziende italiane che hanno pensato di aggirare le norme andando a costituire le società in Paesi dell’Est Europa, salvo poi operare, di fatto, in Italia.
enaip
I Maestri Artigiani della pietra
nelle scuole
«Un’esperienza bellissima che speriamo davvero di poter
riproporre». È Enzo Holler a parlare ma insieme a lui
c’è sempre stato anche Silvano Bortolotti. Sono due
Maestri Artigiani del porfido e per quattro giorni, otto ore
al giorno per 32 ore totali, la prima metà di gennaio sono
stati ospiti dell’Enaip di Villazzano di Trento dove hanno
spiegato ai ragazzi della quarta settore edile tutti i segreti
del porfido dalla a alla z. «L’uditorio era formato da una
quindicina di ragazzi e non pensavo si potesse creare sin
da subito un feeling del genere – continua Holler –.
Invece sono stati tutti molto attenti dal primo all’ultimo
minuto e hanno dimostrato un interesse reale e concreto.
Non ci siamo fermati alla sola parte teorica ma abbiamo
proposto anche una parte pratica che ha riscosso
un gran successo». Si trattava della prima volta in una
scuola superiore ma il Maestro Artigiano spera non
sia stata l’ultima: «Vedere studenti che ti ascoltano
e ti osservano con concentrazione e voglia di apprendere
ti fa sentire realizzato e ti regala una soddisfazione
impagabile. Lasciatemi ringraziare l’Associazione Artigiani
e l’Enaip per l’opportunità che hanno dapprima creato
e poi offerto».
ANNO LXVII / n. 3 / marzo 2016 / L’ARTIGIANATO
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