editoriale
Talvolta si deve cantare..
fuori dal coro!
di Roberto De Laurentis
L
a mia generazione non frequentava la cosiddetta istruzione primaria ma la cara, vecchia
scuola elementare. Quella che prevedeva un orario di tre ore al mattino e due al pomeriggio,
forse più rivolto all’apprendimento – se valutiamo i risultati – che alle pretese delle famiglie
e degli alunni. Quella dove si andava tutti a piedi, non accompagnati prima e recuperati poi
da mamme con tempo, risorse e SUV a disposizione. Quella del maestro unico per classi che
contavano almeno venticinque scolari senza che ci si sentisse trascurati, non quella del tutor
personale che accompagna indistintamente – sempre e comunque – al minimo titolo di studio. Quella del maestro educatore vero che dispensava qualche punizione più o meno giusta,
e qualche salutare sberla, rinforzata a casa da genitori che, per questo, non si sarebbero mai
sognati di sporgere querela. Quella del mio severo, temuto, amato maestro Mario che dedicava l’ultima ora del sabato all’educazione canora o, piuttosto, al canto. Con noi alunni in
piedi, attorno alla cattedra, a formare un coro che lui pretendeva sapesse – spaziando dall’inno nazionale a quello trentino, da la Montanara a la canzone del Piave – “riunire, amalgamare, valorizzare tante voci diverse per diffondere armonie, sensazioni, sentimenti.”
Allo stesso tempo il maestro chiedeva che tutti noi, stonati o intonati, imparassimo a cantare
anche da solisti o, meglio ancora, da soli.. fuori dal coro. Poiché se il coro da una parte è armonia, dall’altra è anche uniformità, ripetizione, omologazione: mai alla voce più alta, a
quella più caratterizzata, a quella da solista ma sempre a quella più bassa, a quella più normale, a quella da riempitivo. Una sorta di “scelta condivisa al ribasso” che è opposta “all’urlo
innovativo del singolo”. Insomma, da parte di un maestro che intendeva l’insegnamento come una missione a tutto tondo, una lezione di vita che non ho mai dimenticato: se si cercano nuove strade, se si inseguono nuove intuizioni, se si sviluppano nuovi ragionamenti, se
si ipotizzano nuove soluzioni è soprattutto allora che diventa necessario essere fuori dal coro.
Roberto De Laurentis
Presidente dell’Associazione
Artigiani e Piccole Imprese della
Provincia di Trento.
E così oggi, a quanti dentro la struttura ripetono il vecchio leitmotiv “l’Associazione