AUTOTRASPORTATORI
Il traffico dei mezzi pesanti sulla
A22 segna nel 2014 un +2,42%:
è il primo segno positivo dal 2008
I camion che nel corso del 2014 hanno viaggiato lungo
l’autostrada del Brennero (A22) sono stati il 2,42%
in più rispetto all’anno precedente. Anche il traffico
leggero è aumentato, ma nel complesso meno (+1,13)
rispetto a quello pesante. È un dato importante: negli
anni più duri della crisi i dati di traffico autostradale
e in particolare quelli relativi ai camion venivano
considerati il termometro di quanto l’economia fosse
in rallentamento. Prova ne sia che ancora lo scorso
anno quando la stessa A22 chiuse il bilancio del 2013
registrava ancora una riduzione dello 0,63% rispetto
al 2012, frutto in particolare dell’andamento molto
negativo del primo semestre. E la stessa relazione
di bilancio, proprio per fornire un’idea degli effetti della
pesante crisi economica, descriveva il livello del
traffico del 2013 paragonabile a quello di 10 anni
prima, registrato nel biennio 2003-2004.
Ciò significa che l’incremento del 2014 è sempre
in relazione a un dato di traffico in termini assoluti
ancora molto modesto, ma comunque segna
un’inversione di tendenza che suscita una qualche
speranza. I vertici di Autobrennero tengono comunque
a sottolineare che questo ritrovato incremento del
traffico non ha prodotto un’analoga spinta in avanti
degli incidenti. Quelli registrati nel 2014, infatti, sono
stati “soltanto” 958, quando 10 anni fa si viaggiava
nell’ordine dei 1.484 e 15 anni fa sui 1.779.
Recentemente la società concessionaria ha stanziato
lavori di manutenzione della pavimentazione per
10,6 milioni, che riguarderanno i 314 km che vanno
dal Brennero a Campogalliano.
Col Disegno di Legge Concorrenza,
che ha avuto l’autorizzazione
dell’esecutivo, la Rc Auto viene
rivoluzionata
tratto da comunicato stampa di Confartigianato Carrozzieri
e dal blog www.ilcarrozziere.it
«Errare è umano, ma perseverare è diabolico. Per
l’ennesima volta, con le misure in tema di Rc Auto,
assistiamo al tentativo di consegnare il mercato delle
riparazioni auto nelle mani delle assicurazioni. Questo,
in nome di una presunta liberalizzazione e senza tener
conto che una misura identica era già stata stralciata nel
2014 dal Decreto Destinazione Italia e che in Parlamento
sono state presentate proposte di legge proprio
su questa materia». Il Presidente dei Carrozzieri
di Confartigianato Silvano Fogarollo commenta così
le norme in materia di Rc auto contenute nel Ddl
Concorrenza approvate dal Governo. Col risarcimento
in forma specifica e l’abolizione della cessione del credito,
associazione
categorie
Abolizione della scheda
di trasporto
Come anticipato su “l’Artigianato” di febbraio 2015,
la Legge di Stabilità 2015 ha abrogato l’articolo 7 bis
sopprimendo tutti i riferimenti alla scheda
di trasporto contenuti nel D.Lgs. 286/2005.
Permane l’obbligo per il committente di fornire
istruzioni scritte al vettore qualora non sia stato
stipulato un contratto di trasporto in forma scritta.
Di seguito riportiamo un fac-simile di istruzioni
scritte:
si ha una vergognosa lesione dei diritti degli automobilisti.
Norme penalizzanti per i carrozzieri indipendenti, ma
anche per quelli convenzionati, ridotti a lavorare con
manodopera imposta dalle Compagnie. Il risarcimento
in forma specifica getta l’automobilista danneggiato fra le
braccia del carrozziere convenzionato con le Compagnie:
questi dovrà lavorare alla manodopera imposta dalle
imprese. Una forma di schiavitù. Risultato: auto riparate
male e in fretta con gravissimo pregiudizio dei diritti degli
automobilisti, che non potranno più scegliere liberamente
di rivolgersi al carrozziere indipendente. Senza contare
gli effetti devastanti per la sicurezza stradale.
Con l’abolizione della cessione del credito al carrozziere
indipendente, l’automobilista non potrà più farsi aiutare
da un esperto del settore Rc Auto. Se la vedrà
direttamente con la Compagnia. Infine, viene resuscitata
la delega al Governo per reintrodurre, per atto
amministrativo, le tabelle per la liquidazione dei danni
gravi. Obiettivo: ridurre i valori risarcitori determinati dalle
tabelle di Milano che la Cassazione ha stabilito essere
il livello della equità risarcitoria. In questo senso, sarà
probabile quindi che i risarcimenti verranno dimezzati.
Anno LXVI
N. 3
Marzo 2015
l’Artigianato 29