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Alma
Gadotti
Una vita dedicata alla sartoria e alla formazione
una collaborazione (durata fino al 1960) con la Michelin, che necessitava di maestranze addestrate nel
lavoro di sartoria. Ciò le permette di trasmettere a un
numero incalcolabile di giovani (e non) quanto aveva imparato, offrendo loro un’occasione di specializzazione. Del resto Alma Gadotti ha visto passare sotto i suoi occhi tutte le trasformazioni che hanno
caratterizzato il campo del lavoro in questi decenni:
dai tempi in cui si utilizzavano macchine da cucire a
pedale e le “sopresse” (cioè ferri da stiro di ghisa riscaldati dalla brace) fino ai giorni nostri. Non a caso
il 2 giugno del 2000 le viene consegnato il titolo di
Cavaliere del Lavoro.
S
i può ben dire che quella di Alma Gadotti
sia stata una vita dedicata alla sartoria e alla
formazione. La sua prima scuola risale infatti
al 1947, e in tutti questi anni, accompagnata in ogni
momento dalla grande passione che tuttora la contraddistingue, ha sempre saputo offrire alta qualità e
professionalità nel lavoro e nei rapporti con gli altri.
Nella convinzione che ogni mestiere debba essere
eseguito con precisione, al punto da essere soprannominata dalle sue allieve la “desfa”, proprio perché se
il lavoro non era fatto bene, ci si doveva fermare e,
senza discutere, “desfare” tutto e rifarlo da capo.
In quei lontani anni, a causa della guerra, Alma
deve ritornare a Trento, da dove parte subito, sfollata
con la famiglia, per Vigolo Vattaro. Ed è proprio allora che Alma fa il suo primo esperimento nel campo
della moda: organizza e porta a termine, gratuitamente, il suo primo corso di taglio e cucito, riscuotendo un incredibile successo. In fondo aveva solo 17
anni, ma in tal modo aveva già potuto sperimentare
quanto, in poco tempo, appreso in quel di Roma.
Da quel momento la sua attività non conosce limiti, né soste. Rientrata nella sua città, inizia infatti
Nel 1990 la “svolta epocale”: la scuola di taglio e
cucito passa nelle mani di Marilena Caliari che, pur
rispettosa della via tracciata in oltre mezzo secolo
dalla mamma, imprime all’insegnamento (che vedrà
centinaia di allieve ogni anno) quella svolta che l’avrebbe portata a trovare le soluzioni più confacenti
alla moda del nuovo millennio.
Ma la cosa più importante è che la qualità dell’antica scuola continua e non viene meno. In particolare viene salvaguardato il valore del trasmettere
un insegnamento completo, rispettoso certamente
delle esigenze del mercato, ma attento anche a fornire un’alta formazione a tutti coloro che, sia per ragioni professionali, che per hobby, intendano apprendere un sapere corretto e completo. Oggi più di
ieri conta la professionalità del lavoro e dell’insegnamento: anche perché proprio nel momento di grande crisi che stiamo vivendo, a fronte della necessità
del sapersi arrangiare nell’esecuzione delle piccole riparazioni e delle confezioni, contano le piccole scuole ricche di qualità.
Ispirata da questi valori, nel corso del 2013, in occasione del suo 65° compleanno, la Scuola Gadotti
organizzerà corsi a titolo gratuito per tutti coloro che
hanno difficoltà economiche e con famiglie numerose. E ciò per aiutare, come ha sempre fatto Alma Gadotti, coloro che versano in uno stato di bisogno.
Anno LXIV
N. 3
Marzo 2013
l’Artigianato 19