L' Artigianato Maggio 2016 | Page 12

dall’associazione bilancio 2015 delle nuove partita Iva di Stefano Frigo In Italia il lavoro indipendente si concentra per il 94,1% in microimprese con meno di 9 addetti, quota che sale al 98,1% se si considerano le micro e piccole imprese con meno di 20 addetti. I l lavoro indipendente è oggetto di un riordino nell’ambito della riforma dei rapporti di lavoro autonomo e l’analisi delle statistiche disponibili evidenzia la rilevanza del comparto del lavoro indipendente e la presenza di significative differenziazioni. Il confronto internazionale dei dati Eurostat sul mercato del lavoro evidenzia che al III trimestre 2015 l’Italia è il primo paese dell’Unione europea a 28 per numero occupati indipendenti. Nel dettaglio, l’Italia conta 5.460.500 occupati indipendenti, il 24,1% del totale degli occupati; a seguire troviamo il Regno Unito con 4.648.600 unità, pari al 14,9% del totale, la Germania con 4.401.300 unità, pari al 10,9%, la Polonia con 3.494.500 Trentino, disoccupazione in calo Cala di quasi un punto – passando dall’8% al 7,2% – il tasso di disoccupazione in Trentino nel quarto trimestre 2015, rispetto allo stesso periodo del 2014. Le persone senza occupazione a dicembre 2015 scorso erano 18mila. Il tasso di occupazione si attesta al 65,5%, stabile rispetto al 2014 quando era del 65,4%. Gli occupati in totale erano 229mila. In calo, invece, il tasso di attività, cioè il numero di persone che lavorano o cercano lavoro, che passa dal 71,2% del 2014 al 70,7%. A fine 2015 il tasso di disoccupazione risulta, comunque, uno dei migliori in Italia con una percentuale del 6,8%, in lievissimo miglioramento rispetto al 2014 quando aveva raggiunto il 6,9%. Nello stesso tempo il 2015 segnala dati positivi sugli occupati e sugli attivi che risultano in media nell’anno rispettivamente 233mila e 250mila. Questi i dati sulle forze lavoro diffusi oggi dall’Istat (la rilevazione, in Trentino, è coordinata dall’Istituto di statistica della provincia di Trento - Ispat). 10 L’ARTIGIANATO / ANNO LXVII / n. 5 / maggio 2016 unità, pari al 21,5%, la Spagna con 3.094.300 unità, pari al 17,1%, e la Francia con 3.025.800 unità, e pari all’11,4%. L’incidenza del lavoro indipendente in Italia è di 8,6 punti superiore alla media dell’Eurozona (15,5%). Con riferimento al profilo professionale degli indipendenti si osserva che al III trimestre 2015 l’87,0% sono imprenditori o lavoratori autonomi (4.752.100) e, nel dettaglio, oltre la metà (59,1%) è rappresentata da lavoratori in proprio (3.226.900), un ulteriore quarto (24,1%) da liberi professionisti (1.316.500) e il 3,8% da imprenditori (208.600). Completa il quadro del lavoro indipendente un 13,0% composto da collaboratori (6,3%, pari a 345.900 persone), coadiuvanti familiari (5,8%, pari a 315.300 persone) e soci di cooperativa (0,9%, pari a 47.300 persone). In Italia il lavoro indipendente si concentra per il 94,1% in microimprese con meno di 9 addetti, quota che sale al 98,1% se si considerano le micro e piccole imprese con meno di 20 addetti. Nelle imprese artigiane i lavoratori indipendenti sono 1.507.800 e pesano per il 30,6% del totale del lavoro autonomo