associazione
sicurezza
La sicurezza a rischio
sulle strade trentine
«Con la crisi le riparazioni dei veicoli vengono fatte sempre più al risparmio
e senza certificazione, rendendo il parco auto circolante più insicuro».
di Fausto Mich, Presidente Consorzio Autoriparatori delle Valli di Fiemme e Fassa
L’
allarme è stato lanciato dall’associazione dei
consulenti d’infortunistica stradale. Numerosi sono i casi di riparazioni a risparmio
che minano la sicurezza sulle nostre strade.
«Con la crisi le riparazioni dei veicoli vengono
fatte sempre più al risparmio e senza certificazione,
rendendo il parco auto circolante più insicuro».
A incidere maggiormente sulla sicurezza sarebbero
i casi di danni strutturali sistemati in modo approssimativo, saldature effettuate su acciai speciali (non
sempre consentito) senza l’ausilio delle speciali attrezzature prescritte dalle case, fino alla mancata sostituzione di sospensioni e scatole dello sterzo compromesse dagli urti, con il rischio di improvvisi
cedimenti che mettono a serio rischio la vita di tutti
gli utenti delle strade, automobilisti, motociclisti, trasportati e pedoni.
Le cause di tutto ciò sono da ritrovare nelle ristrettezze economiche dovute alla crisi che portano l’automobilista meno accorto ad affidare la riparazione a
strutture poco qualificate che offrono prezzi stracciati
o fuori mercato negando di conseguenza la qualità
della riparazione, usando ricambi di scarsa qualità o
addirittura usati, senza ignorare il fatto della riparazione affidata ai dopo lavoristi che effettuano le riparazioni abusivamente nel garage di casa e al fai da te.
Sono eclatanti i casi d’incidenti stradali dei quali
in un primo momento non si riesce a comprenderne
la causa, e la si attribuisce a un malore o a un colpo di
sonno del conducente, salvo in seguito scoprire da
un’accurata perizia che il fatto è successo a causa di
un cedimento meccanico che ha avuto l’effetto di una
bomba devastatrice.
Da un’indagine del Centro Studi e Documentazione di Direct Line sulla manutenzione delle auto
condotta nel mese di febbraio 2015 su mille individui
di età compresa tra i 18 e i 64 anni, emerge un dato
14 l’Artigianato
Anno LXVI
N. 5
Maggio 2015
inquietante: rapportando i risultati dello studio al totale del parco circolante, si può stimare che a oltre tre
milioni di automobili non venga effettuata nemmeno la manutenzione ordinaria, con rischi conseguenti alla sicurezza non solo degli occupanti.
Il 12% del campione, nonostante la consapevolezza del valore della manutenzione, dichiara di non
effettuare alcun intervento alla propria autovettura
per i costi troppo elevati e per il fatto che, essendo
l’auto anziana, “non vale la pena spenderci soldi”.
Il che se ci pensate bene è esattamente il contrario
di quanto avviene sull’uomo che con l’avanzare dell’eta è più propenso a investire tempo, cure e attenzioni
sul proprio corpo. Proprio perché anche l’auto influisce
sulla qualità della vita e sui rischi potenziali in cui
ognuno di noi può incorrere lungo il proprio cammino, questa dovrebbe essere curata allo stesso modo della propria persona. Avere cura di sé passa anche per l’attenzione verso i mezzi che si utilizzano e a come si
mantengono nel tempo. È consigliabile quindi rivolgersi sempre a strutture qualificate, competenti e che
pongono massima attenzione nella riparazione dell’auto come fareste voi con la vostra salute.