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mercato immobiliare
Case, prezzi giù del 6,56%
nell’ultimo anno
Prezzi calati del 6,56% in un anno, ma con segnali di debole e irregolare
ripresa; voglia di casa in aumento; mutui erogati in crescita.
I
l mercato immobiliare registra timidi segnali di
risveglio ma per ora sono più sensazioni che certezze e prima di parlare di inversione di tendenza bisognerà aspettare ancora, dicono operatori immobiliari e rappresentanti dei costruttori.
A far intravvedere una piccola luce, forse l’uscita
dal lungo tunnel della crisi, è Immobiliare.it, portale
leader degli annunci online, nella sua rilevazione
mensile sui prezzi delle case in offerta: per quanto riguarda aprile 2014, nelle due principali città trentine – Trento e Rovereto – il portale segnala un lievissimo incremento dei prezzi chiesti da chi vende,
rispetto ai minimi raggiunti lo scorso marzo. Ma il panorama provinciale resta ancora grigio e registra l’ennesimo calo da maggio 2012: rispetto a due anni fa, si
è passati infatti da 2.766 euro al mq a 2.493 euro/mq,
con una perdita secca di quasi il 10%. E sempre guardando all’intero Trentino, i prezzi medi degli immobili residenziali in vendita hanno archiviato una diminuzione del 6,56% in un solo anno: erano infatti
2.668 gli euro richiesti nel mese di aprile 2013.
Ma, oltre a Rovereto e Trento, una lieve ripresa c’è
nella prima parte dell’anno e soprattutto in aprile anche in località turistiche come Andalo, dove rispetto
al prezzo più basso registrato a febbraio 2014 con
3.064 euro/mq, nel mese scorso si è registrata una media di 3.140 euro/mq. Che non può far dimenticare il
forte calo registrato negli ultimi 12 mesi (con un tonfo
del 12,38% e una perdita secca di valore sul mercato di
440 euro/mq), ma può far intravvedere una maggiore
fiducia nel positivo andamento del mercato di seconde case legato, oltre che a fattori stagionali, ai timidi
segnali positivi per l’economia registrati a livello nazionale. Impressione confermata andando a leggere il
grafico trimestrale di Pinzolo (con Madonna di Campiglio) dove, dopo un trend positivo di quattro mesi tra
aprile e luglio 2013 (prezzo medio a luglio 4.518 euro/mq), c’era stato un nuovo calo fino a toccare a gennaio 2014 i 4.299 euro, tornando poi in aprile a 4.567
euro, 267 euro in più in un anno, pari al 6,21%. Un segno positivo ad aprile 2014 lo archivia anche Dimaro,
24 l’Artigianato
Anno LXV
N. 7
Luglio 2014
dove il prezzo medio richiesto è tornato vicino ai
3.000 euro (2.996, quasi 60 euro in più a mq rispetto
a febbraio), ma sempre molto più basso del picco toccato nel luglio 2012 con 3.277 euro/mq.
Il recupero di fiducia dei venditori appare però debole e a macchia di leopardo: in Val di Fiemme, Val di Fassa, Primiero, Val di Non, Alto Garda, Valsugana chi vende deve ancora arretrare rispetto al passato. Così, a
Cavalese in aprile sono stati chiesti in media 2.886 euro/mq contro, ad esempio, un picco a novembre di
3.686 euro e una diminuzione del 12,50% in un anno.
A Predazzo aprile viene archiviato con una richiesta media di 3.490 euro/mq contro i 3.824 euro/mq registrati
un anno fa (-8,76%). Canazei registra invece un aumento del 4,30% in un anno, ma un calo di 358 euro/mq rispetto a novembre. Siror (con San Martino di Castrozza)
è passata da una pretesa media di 4.986 euro/mq di
dicembre 2013 a 3.279 euro/mq di aprile, con una diminuzione del 12% rispetto ad aprile 2013 (3.729 euro/mq). Secondo Immobiliare.it, a Cles il tonfo più clamoroso: in aprile 2013 si chiedevano 3.064 euro/mq e
il mese scorso 2.021 euro/mq, con una diminuzione del
34% in un anno. E Riva del Garda prosegue un calo lento e costante che dura da maggio 2012, quando per un
immobile il venditore chiedeva 3.072 euro in media
mentre ora ne domanda 2.703. Infine, Pergine Valsugana archivia un altro mese negativo: i prezzi chiesti si fermano a 2.166 euro/mq, -2,22% in un anno.
[S.F.]