primo piano
infrastrutture
Valdastico sì,Valdastico no,
Valdastico forse
LA POSIZIONE DELL’ASSOCIAZIONE ARTIGIANI
L
e moderne infrastrutture, fisiche e immateriali,
rappresentano un requisito indispensabile per
lo sviluppo economico di ogni territorio. Con
questa convinzione l’Associazione Artigiani ha sempre
sostenuto la modernizzazione della rete viaria provinciale in generale e si è sempre dichiarata favorevole al
completamento autostradale della Valdastico.
Con la sentenza n. 122 del 5 giugno scorso la Corte
Costituzionale ha riportato agli onori della cronaca
l’antica e irrisolta questione della Valdastico. Per questo ci pare utile evidenziare alcuni significativi stralci
della sentenza della Corte e riprodurre anche il documento sulla Valdastico che l’Associazione presentò
nel settembre 2008 ai candidati governatori Lorenzo
Dellai (per il centro-sinistra) e Sergio Divina (per il
centro-destra) in occasione della campagna elettorale di cinque anni fa.
LA SENTENZA DELLA CORTE COSTITUZIONALE
La Provincia Autonoma di Trento nell’agosto 2012
presenta ricorso alla Corte Costituzionale nei confron-
Il completamento dell’autostrada
della Valdastico
Si ritiene che quest’opera, di cui si discute da 40 anni,
costituisca una priorità fondamentale per il Trentino.
Nessuna infrastruttura ha avuto più attacchi, veti politici
(ricordiamo la PI-RU-BI) e veti ideologici di questa
struttura viaria.
Sono stati inventati dati falsi, strumentalizzazioni non
basate sulla realtà, slogan e propaganda di basso livello
per impedire la realizzazione di questa strategica
arteria.
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l’Artigianato
Anno LXIV
N. 7
Luglio 2013
ti dell’allora Presidente del Consiglio Mario Monti in
quanto «l’Italia ha espresso il definitivo parere favorevole riguardo alla proposta di regolamento COM, nella parte in cui tale proposta comprende la Valdastico
Nord, e in particolare dove risulta, mediante l’inserimento nella Rete europea, la definitiva intenzione del
Governo di procedere alla realizzazione dell’Autostrada “Valdastico Nord”». Questo parere – secondo la Provincia – vanificherebbe la necessità dell’intesa fra Stato
e Provincia al fine della progettazione e della realizzazione del tronco autostradale Trento-Valdastico-Piovene. Quindi tale inserimento violerebbe la Costituzione
e lo Statuto di Autonomia.
L’Avvocatura dello Stato poi nel dibattimento ha
chiarito che dall’inserimento della Valdastico Nord,
come di tutte le infrastrutture viarie, nella regolamentazione comunitaria, «non discenderebbe l’obbligo di realizzazione dell’opera, ma solo, eventualmente, la suscettibilità di finanziamento pro quota
con le risorse dell’Unione Europea per l’ipotesi in cui
si decida di intraprenderne la realizzazione». E poi:
«in sostanza, la realizzazione della Valdastico Nord
non sarebbe imposta dal suo inserimento nella rete
La realtà è che questa infrastruttura, a 40 anni
di distanza, ha più che mai motivazioni valide per essere
realizzata, sia sotto il profilo dei collegamenti con
il Nord-Est, sia sotto il profilo ambientale, sia sotto
il profilo economico.
Il completamento della Valdastico, oggi più di ieri, non
crea nuovo traffico, come sostengono i detrattori
di quest’opera (ignorando che il traffico è prodotto
dalla mobilità di merci e persone), ma risolve
principalmente un problema di traffico che c’è già,
lo ridistribuisce e lo riduce nelle percorrenze.
Ma la novità vera è che il Veneto, accusato di essere
il sostenitore più interessato a quest’opera per propri