L' Artigianato GENNAIO 2019 | Page 28

categorie A voi la parola Proseguiamo con lo spazio A VOI LA PAROLA riservato al dibattito interno alle categorie. Paolo Zanon, Presidente delle Federazioni di Categoria I.C.T. - Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione CHI SPIA NEI NOSTRI COMPUTER? di Lucio Gobbi e Guido Brugnara  Lucio Gobbi Aziende associate 145 Presidente di categoria Lucio Gobbi Vice presidente di categoria Gianni Rangoni Altri membri del Direttivo Guido Brugnara Angelo Toffolon Silvano Tononi Altri associati (invitati permanenti) Roberto Betta Oronzo Conte Aldo Marzari Nicola Svaizer Referente di categoria Giorgio Dellagiacoma Contatti tel. 0461.803884 [email protected] 26 Il sindaco Peppone, in uno dei libri di Guareschi, in difficoltà nella scrittura di una breve relazione e davanti alla macchina da scrivere dice: «fatemi piuttosto fare la rivoluzione che scrivere questa relazione almeno quella non si deve fare in triplice copia». Cari amici se inizio in questo modo è perché, come molti di noi, anch’io faccio più fatica a scrivere che a svolgere le mie attività… In ogni caso ci provo... Come Presidente della categoria artigianale ICT (informatica e telecomunicazioni), assieme ai componenti del consiglio direttivo di categoria, cerco di dare una mano, impegnando tutto il tempo possibile, sapendo che non è facile. La riservatezza e l’importanza della scelta del tecnico ICT La nostra categoria spesso non è vista come dovrebbe, qualcuno ci vede con diffidenza, dice che siamo gente che produce roba complicata e difficile da digerire, lavori “orbi” come si diceva una volta. Spesso si tratta della stessa gente che però apprezza la nostra presenza quando si trova in panico completo se si ferma il computer o il telefono dell’ufficio. Ma vorrei soffermarmi su un elemento importante della nostra professionalità: “la riservatezza”. Chi racconterebbe ad un estraneo le proprie intime vicende personali? Fino a qualche anno fa alcune norme restrittive imponevano alle aziende ICT dei vincoli, fino ad arrivare all’iscrizione in appositi registri sotto il controllo di quello che si chiamava allora Ministero delle Comunicazioni. Questa legge, abrogata senza un’alternativa, ha lasciato un vuoto, con il risultato che chiunque oggi può aprire una Partita Iva e fare il tecnico informatico. Ovviamente quella Legge assicurava un minimo di riservatezza alle informazioni trattate dall’esperto ICT. Infatti quando mettiamo le mani ai sistemi informatici o telefonici di un’azienda, anche per una semplice manutenzione, inevitabilmente veniamo a conoscenza di tutti i contenuti del sistema, comprese le informazioni sensibili e strategiche dell’azienda. D’altra parte è evidente che oggi tutto questo non viene più conservato in cassaforte o nel cassetto chiuso a chiave, ma tenuto nei nostri server e nei nostri PC. Vorrei che da questa piccola riflessione si comprendesse l’importanza nella scelta di un’impresa ICT. L’ARTIGIANATO / ANNO LXX / n. 1 / gennaio 2019