dall’associazione
Rallenta l’export nei settori
di Micro e Piccola Impresa
+2,9% nel primo
semestre 2018
vs. +5,3% nel
semestre
precedente.
Sulla frenata
pesa il calo sul
mercato Usa e
di Hong Kong.
Maggiore
crescita per
Umbria (+9,2%),
Emilia-Romagna
(+7,0%),
Abruzzo (+6,8%),
Campania
(+6,5%).
N
ei primi sei mesi del 2018 le esporta-
zioni dei settori a maggior concentra-
zione di Micro e Piccola Impresa
(MPI) – Alimentare, Moda e Gioielle-
ria, Legno e Mobili, Prodotti in metallo e
Altre manifatturiere – aumentano del 2,9%,
crescita inferiore sia rispetto al +5,3% di un
anno prima sia al +3,8% dell’intero Mani-
fatturiero nel semestre in esame.
I settori - Le esportazioni nei settori di
MPI sono trainate dal +4,5% della Pelle e
dal +4,4% dei Prodotti in metallo; crescita
anche per l’Abbigliamento con il +3,7%,
per i Prodotti in legno con il +3,6%, per
l’Alimentare con il +3,2%, per i Mobili con
il +2,0% e per il Tessile con il +1,2%, dimi-
nuzione per i Prodotti di altre manifatture
– principalmente gioielleria e occhialeria
– con il -0,9%.
I mercati - Il rallentamento registrato
nel primo semestre 2018 è tutto dovuto ai
Paesi extra UE (+2,1% vs. +7,9% del primo
semestre 2017) mentre mantiene il trend
il mercato Ue (+3,6% vs. +3,5% di un anno
prima). In particolare cedono alcuni mer-
cati chiave quali Stati Uniti (-2,3% vs.
+7,2% del primo semestre 2017) e Hong
Kong (-4,2% vs. +7,9% del primo semestre
2017) e ristagna l’export dei settori di MPI
in Romania (-0,3% vs. +4,3% dell’anno
precedente) e Russia (-0,5% vs. +13,6%
dell’anno precedente). In miglioramento
invece i mercati di Svizzera (+13,7% vs.
+9,7% del primo semestre 2017), Germa-
nia (+5,4% vs. +2,2% del primo semestre
2017), Regno Unito (+5,2% vs. +1,1% del
primo semestre 2017) e Olanda (+7,8% in
controtendenza rispetto al -2,9% del pri-
mo semestre 2017).
L’analisi territoriale (a cui ha colla-
borato l’Ufficio Studi di Confartigianato
Marche). Si evidenzia che tra le principa-
li regioni esportatrici di prodotti dei set-
tori di MPI la dinamica del I semestre del
2018 peggiora in tutte se confrontata con
quella del I semestre 2017, tranne per
Umbria, Emilia-Romagna e Campania.
Nel dettaglio, si registrano aumenti su-
periori alla media per l’Umbria che cre-
sce del 9,2% (meglio del +1,5% di un
anno prima), l’Emilia-Romagna con il
+7,0% (era +3,2% l’anno prima), l’Abruz-
zo con il +6,8% (era +9,0% l’anno prima),
la Campania con il +6,5% (in controten-
denza rispetto al -2,6% di un anno pri-
ma), il Friuli-Venezia Giulia con il +3,9%
(era +9,2% l’anno prima); cresce meno
della media nazionale la Lombardia con
il +2,8% (era +6,8% l’anno prima), il Pie-
monte con il +2,6% (era +9,8% l’anno pri-
ma), il Veneto con il +2,0% (era +4,1%
l’anno prima), la Toscana con il +1,7%
(era +5,5% l’anno prima) e le Marche con
il +0,7% (era +0,5% l’anno prima). Segno
meno nel Lazio con il -0,1% (era +10,6%
l’anno prima), in Trentino-Alto Adige
con il -0,3% (era +5,8% l’anno prima) e in
Puglia con il -1,9% (era +3,8%).
A livello provinciale, tra le trentacin-
que principali province esportatrici di
prodotti dei settori di MPI – anche in que-
sto caso ciascuna con una quota sul totale
maggiore o uguale all’1,0% – si rilevano
aumenti a doppia cifra per Piacenza
(+37,1%) – principalmente imputabile
all’Abbigliamento (35,6% della variazio-
ne) e all’Alimentare (24,9% della variazio-
ne) – e Salerno (+12,4%), quasi tutto de-
terminato dall’Alimentare (91,5% della
variazione); seguono dieci province con
aumenti superiori alla media nazionale:
Perugia (+9,9%), Udine (+9,1%), Venezia
(+8,5%), Reggio Emilia(+7,1%), Firenze
(+6,6%), Biella (+5,7%), Brescia (+5,7%),
Cuneo (+5,5%), Padova (+5,2%) e Verona
(+3,4%).
ANNO LXX / n. 1 / gennaio 2019 / L’ARTIGIANATO
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