L' Artigianato Dicembre 2015 | Page 15

associazione  finanza Un patto per lo sviluppo tra Comuni e Provincia Il protocollo firmato lo scorso 9 novembre rafforza l’autonomia decisionale e gestionale dei Comuni attribuendo loro la libertà di individuare gli strumenti e le misure da introdurre per raggiungere l’obiettivo di riduzione della spesa pubblica e in particolare quella spesa corrente. I l protocollo firmato lo scorso 9 novembre, in continuità con quello dello scorso anno, rafforza l’autonomia decisionale e gestionale dei Comuni, in un’ottica di responsabilizzazione, attribuendo loro la libertà di individuare gli strumenti e le misure da introdurre per raggiungere l’obiettivo di riduzione della spesa pubblica e in particolare nell’impegno a ridurre significativamente la spesa corrente, 30,6 milioni di euro in meno nel periodo 2013-2017. Per il 2016 resta in vigore il blocco delle assunzioni di ruolo per i Comuni e le comunità: è possibile assumere solo per sostituire personale cessato dal servizio nella misura complessiva del 25% della spesa corrispondente alle cessazioni dal servizio che si sono verificate nell’anno precedente. Nel 2016 i Comuni potranno anche disporre delle risorse che sui bilanci comunali si sono liberate a seguito dell’operazione di estinzione anticipata dei mutui (quota interessi e quota capitale delle rate di ammortamento), che, come previsto nell’ambito del protocollo d’intesa per il 2015, dovranno prioritariamente essere destinate per la realizzazione di investimenti. Nonostante il calo delle risorse disponibili, la Provincia, nell’ambito di una manovra di bilancio per il 2016 fortemente espansiva, ha deciso di preservare e anzi di aumentare l’attuale volume complessivo delle agevolazioni fiscali in favore delle imprese e dei cittadini. Questo scelta comporta un minor gettito anche per i Comuni che la Provincia si impegna a controbilanciare. In particolare saranno stanziati: • 8,1 milioni di euro da attribuire ai Comuni a titolo di compensazione del minor gettito relativo alla manovra IMIS riferita alle abitazioni principali; • 3,5 milioni di euro da attribuire ai Comuni a titolo di compensazione del minor gettito relativo all’esenzione dei fabbricati appartenenti agli enti strumentali provinciali; • 6 milioni di euro da attribuire ai Comuni a titolo di compensazione del minor gettito relativo alla revisione delle rendite riferite ai cosiddetti “imbullonati”. A questi si aggiungono 13,5 milion HH]\