associazione
finanza
Un patto per lo sviluppo
tra Comuni e Provincia
Il protocollo firmato lo scorso 9 novembre rafforza l’autonomia decisionale e
gestionale dei Comuni attribuendo loro la libertà di individuare gli strumenti
e le misure da introdurre per raggiungere l’obiettivo di riduzione della
spesa pubblica e in particolare quella spesa corrente.
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l protocollo firmato lo scorso 9 novembre, in
continuità con quello dello scorso anno, rafforza
l’autonomia decisionale e gestionale dei Comuni, in un’ottica di responsabilizzazione, attribuendo
loro la libertà di individuare gli strumenti e le misure
da introdurre per raggiungere l’obiettivo di riduzione
della spesa pubblica e in particolare nell’impegno a
ridurre significativamente la spesa corrente, 30,6 milioni di euro in meno nel periodo 2013-2017. Per il
2016 resta in vigore il blocco delle assunzioni di ruolo per i Comuni e le comunità: è possibile assumere
solo per sostituire personale cessato dal servizio nella
misura complessiva del 25% della spesa corrispondente alle cessazioni dal servizio che si sono verificate nell’anno precedente.
Nel 2016 i Comuni potranno anche disporre delle
risorse che sui bilanci comunali si sono liberate a seguito dell’operazione di estinzione anticipata dei mutui (quota interessi e quota capitale delle rate di ammortamento), che, come previsto nell’ambito del
protocollo d’intesa per il 2015, dovranno prioritariamente essere destinate per la realizzazione di investimenti.
Nonostante il calo delle risorse disponibili, la Provincia, nell’ambito di una manovra di bilancio per il
2016 fortemente espansiva, ha deciso di preservare e
anzi di aumentare l’attuale volume complessivo delle
agevolazioni fiscali in favore delle imprese e dei cittadini. Questo scelta comporta un minor gettito anche
per i Comuni che la Provincia si impegna a controbilanciare. In particolare saranno stanziati:
• 8,1 milioni di euro da attribuire ai Comuni a titolo
di compensazione del minor gettito relativo alla
manovra IMIS riferita alle abitazioni principali;
• 3,5 milioni di euro da attribuire ai Comuni a titolo
di compensazione del minor gettito relativo all’esenzione dei fabbricati appartenenti agli enti strumentali provinciali;
• 6 milioni di euro da attribuire ai Comuni a titolo di
compensazione del minor gettito relativo alla revisione delle rendite riferite ai cosiddetti “imbullonati”.
A questi si aggiungono 13,5 milion HH]\