L' Artigianato Dicembre 2013 | Page 15

associazione confartigianato Sono invece obbligati a iscriversi al SISTRI: • gli enti e le imprese produttori iniziali di rifiuti speciali pericolosi; • gli enti o le imprese che raccolgono o trasportano rifiuti speciali pericolosi a titolo professionale compresi i vettori esteri che operano sul territorio nazionale; • gli enti e le imprese che effettuano operazioni di trattamento, recupero, smaltimento, commercio e intermediazione di rifiuti urbani e speciali pericolosi. La novità più importante riguarda le sanzioni relative al Sistri, che scatteranno per tutti dal 1° agosto 2014 e non più dallo scorso 2 novembre (per i gestori) e dal 4 marzo 2014 (per i produttori). In questi dieci mesi, i soggetti obbligati all’utilizzo del SISTRI dovranno sempre continuare a compilare e conservare registro e formulario. Inoltre, entro il 30 aprile 2014 dovranno inoltrare il MUD riferito ai rifiuti prodotti e gestiti nel corso di quest’anno. Sino al 31 luglio 2014 pertanto il trasporto dei rifiuti speciali dovrà essere accompagnato obbligatoriamente dal formulario di identificazione. Il trasportatore potrà utilizzare anche il SISTRI e quindi consegnare al produttore del rifiuto speciale pericoloso anche la scheda SISTRI area movimentazione. In questo caso il produttore archivierà la scheda SISTRI area movimentazione insieme al formulario, allegata al registro di carico e scarico dei rifiuti. Medaglia di bronzo per l’alimentazione. Nonostante la crisi, alla qualità del cibo artigiano non si rinuncia e, così, le attività alimentari, con 485 imprese in più (1,2%), e i servizi di ristorazione, con 4.079 imprese in più (+8,9%), possono contare su un aumento di 4.564 imprese tra il 2009 e il 2013. È crisi profonda all’altro capo della classifica: peggior risultato per l’edilizia che, tra il 2009 e il 2013, ha perso 17.209 imprese (-12,7%) nel settore della costruzione edifici e altre 16.445 imprese (-3,7%) nel settore dei lavori specializzati di costruzione, con una diminuzione complessiva di 33.654 imprese colpite dalla diminuzione delle compravendite, dai ritardi di pagamento, dal rialzo dei tassi di interesse. La recessione ha lasciato segni profondi anche sull’autotrasporto, con 11.303 imprese in meno (-10,9%). Un trend negativo sul quale hanno pesato il calo dei consumi, il rincaro dei prezzi del carburante, la concorrenza dei vettori stranieri. Al terzo posto tra i settori che hanno perso il maggior numero di aziende, la fabbricazione di prodotti in metalli: sono “scomparse” 8.602 aziende, con una variazione negativa del 10,8%, messe fuori mercato dalla concorrenza internazionale e dalla volatilità dei prezzi dei metalli. «I nostri dati – sottolinea il Presidente di Confartigianato Giorgio Merletti – mostrano i pesanti effetti della crisi su molti settori artigiani, aggravati da misure penalizzanti. È il caso dell’autotrasporto che, già colpito dalla crisi e dalla concorrenza sleale dei vettori stranieri, ora, in base alla legge di stabilità, si vedrebbe aumentare di 400 milioni il costo del gasolio per uso professionale. Gli imprenditori non vogliono piegarsi al pessimismo e si sforzano di innovare, investire in nuovi settori e intercettare le nuove tendenze del mercato. Ma chi guida il Paese ha il dovere di sostenerli, evitando di aggiungere all’impatto della crisi gli effetti di provvedimenti penalizzanti». SISTRI: niente sanzioni fino a luglio 2014 Il Decreto 101/2013 è stato convertito definitivamente in legge. Come anticipato, nella conversione sono state apportate alcune sostanziali modifiche. Il decreto ha imposto una partenza scaglionata del SISTRI e ha stabilito quali soggetti sono obbligati ad aderire. I rifiuti speciali NON pericolosi escono definitivamente dalla gestione SISTRI: produttori, trasportatori smaltitori/recuperatori di rifiuti speciali non pericolosi continueranno a gestire i rifiuti con il registro di carico e scarico e formulario di identificazione rifiuti per il trasporto. Anno LXIV N. 12 Dicembre 2013 l’Artigianato 13