associazione
confartigianato
Sono invece obbligati a iscriversi al SISTRI:
• gli enti e le imprese produttori iniziali di rifiuti speciali
pericolosi;
• gli enti o le imprese che raccolgono o trasportano
rifiuti speciali pericolosi a titolo professionale
compresi i vettori esteri che operano sul territorio
nazionale;
• gli enti e le imprese che effettuano operazioni
di trattamento, recupero, smaltimento, commercio
e intermediazione di rifiuti urbani e speciali pericolosi.
La novità più importante riguarda le sanzioni relative
al Sistri, che scatteranno per tutti dal 1° agosto 2014
e non più dallo scorso 2 novembre (per i gestori)
e dal 4 marzo 2014 (per i produttori). In questi dieci
mesi, i soggetti obbligati all’utilizzo del SISTRI dovranno
sempre continuare a compilare e conservare registro
e formulario. Inoltre, entro il 30 aprile 2014 dovranno
inoltrare il MUD riferito ai rifiuti prodotti e gestiti nel
corso di quest’anno.
Sino al 31 luglio 2014 pertanto il trasporto dei rifiuti
speciali dovrà essere accompagnato obbligatoriamente
dal formulario di identificazione.
Il trasportatore potrà utilizzare anche il SISTRI e quindi
consegnare al produttore del rifiuto speciale pericoloso
anche la scheda SISTRI area movimentazione.
In questo caso il produttore archivierà la scheda SISTRI
area movimentazione insieme al formulario, allegata
al registro di carico e scarico dei rifiuti.
Medaglia di bronzo per l’alimentazione. Nonostante la crisi, alla qualità del cibo artigiano non si rinuncia e, così, le attività alimentari, con 485 imprese in più (1,2%), e i servizi di ristorazione, con 4.079
imprese in più (+8,9%), possono contare su un aumento di 4.564 imprese tra il 2009 e il 2013.
È crisi profonda all’altro capo della classifica:
peggior risultato per l’edilizia che, tra il 2009 e il 2013,
ha perso 17.209 imprese (-12,7%) nel settore della costruzione edifici e altre 16.445 imprese (-3,7%) nel
settore dei lavori specializzati di costruzione, con
una diminuzione complessiva di 33.654 imprese
colpite dalla diminuzione delle compravendite, dai ritardi di pagamento, dal rialzo dei tassi di interesse.
La recessione ha lasciato segni profondi anche sull’autotrasporto, con 11.303 imprese in meno (-10,9%).
Un trend negativo sul quale hanno pesato il calo dei
consumi, il rincaro dei prezzi del carburante, la concorrenza dei vettori stranieri.
Al terzo posto tra i settori che hanno perso il maggior numero di aziende, la fabbricazione di prodotti
in metalli: sono “scomparse” 8.602 aziende, con
una variazione negativa del 10,8%, messe fuori mercato dalla concorrenza internazionale e dalla volatilità dei prezzi dei metalli.
«I nostri dati – sottolinea il Presidente di Confartigianato Giorgio Merletti – mostrano i pesanti effetti
della crisi su molti settori artigiani, aggravati da misure penalizzanti. È il caso dell’autotrasporto che, già
colpito dalla crisi e dalla concorrenza sleale dei vettori
stranieri, ora, in base alla legge di stabilità, si vedrebbe
aumentare di 400 milioni il costo del gasolio per uso
professionale. Gli imprenditori non vogliono piegarsi
al pessimismo e si sforzano di innovare, investire in
nuovi settori e intercettare le nuove tendenze del
mercato. Ma chi guida il Paese ha il dovere di sostenerli, evitando di aggiungere all’impatto della crisi gli
effetti di provvedimenti penalizzanti».
SISTRI: niente sanzioni
fino a luglio 2014
Il Decreto 101/2013 è stato convertito definitivamente
in legge. Come anticipato, nella conversione sono state
apportate alcune sostanziali modifiche.
Il decreto ha imposto una partenza scaglionata
del SISTRI e ha stabilito quali soggetti sono obbligati
ad aderire.
I rifiuti speciali NON pericolosi escono definitivamente
dalla gestione SISTRI: produttori, trasportatori
smaltitori/recuperatori di rifiuti speciali non pericolosi
continueranno a gestire i rifiuti con il registro di carico
e scarico e formulario di identificazione rifiuti per
il trasporto.
Anno LXIV
N. 12
Dicembre 2013
l’Artigianato
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