primo piano
crisi edilizia
diatamente su queste priorità: allentamento del patto di stabilità per rimettere in moto gli investimenti
e per pagare i debiti accumulati dagli Enti pubblici
nei confronti delle imprese, semplificazione degli
adempimenti e degli oneri burocratici, credito più
accessibile per le imprese e per le famiglie, rendere
strutturali le detrazioni fiscali per gli interventi di riqualificazione energetica in edilizia, eliminare l’Imu
sull’invenduto».
Se dalle imprese si passa alle famiglie, la situazione non migliora. Altro che “casa, dolce casa”. Il mercato immobiliare italiano è sempre più in crisi. Basti
considerare il costo dei mutui casa che, rileva Confartigianato, nel nostro Paese sono più cari rispetto
alla media europea: a gennaio 2013 il tasso medio
d’interesse sui prestiti alle famiglie italiane che vogliono acquistare un’abitazione si attesta al 3,70%,
vale a dire 59 punti base in più rispetto alla media del
3,11% dell’area Euro e addirittura 91 punti base in
più rispetto al tasso del 2,79% sui mutui casa pagati
in Germania.
«Siamo allo stremo: le imprese di costruzione – sottolinea Arnaldo Redaelli, Presidente di Anaepa Confartigianato – hanno bisogno di interventi immediati
per fermare un inaccettabile declino e rilanciare un
settore fondamentale per la tenuta sociale ed economica del Paese. Anaepa Confartigianato ha ribadito
più volte le condizioni indispensabili per dare respiro al nostro settore. Ma finora non abbiamo avuto
risposte. Il tempo è scaduto. Il prossimo Governo e
il prossimo Parlamento dovranno intervenire imme-
Al caro-mutui corrisponde un vero e proprio crollo delle compravendite immobiliari: in Italia, nel
terzo trimestre del 2102, hanno registrato una caduta verticale del 25,8% rispetto all’anno precedente.
Diminuiscono le case vendute ma anche il loro valore: a settembre 2012 i prezzi sono calati del 5,4% rispetto all’anno precedente. E nelle compravendite
aumenta la differenza tra il prezzo richiesto dal venditore e quello effettivamente pagato dall’acquirente:
a dicembre 2012 è stata pari al 16% rispetto al 13,7%
di fine 2011.
Andamento occupazione settore costruzioni
IV trimestre 2012. Valori assoluti, incidenze, variazioni assolute e relative rispetto al IV trimestre 2011. Ateco 2007
Posizione professionale
Occupati
%
Var. ass.
su IV trim. 2011
Contributo
alla variazione
Var. %
su IV trim. 2011
Dipendenti
Indipendenti
TOTALE OCCUPATI
1.023.415
670.514
1.693.929
60,4
39,6
100,0
-69.055
-12.255
-81.309
84,9
15,1
100,0
-6,3
-1,8
-4,6
Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Istat
Tasso di crescita annuale del totale imprese e dell’Artigianato e del relativo comparto delle costruzioni
Anno 2012. Tasso di crescita annuale calcolato al netto delle cessazioni d’ufficio
0,5
0,0
-0,5
-1,0
-1,5
-2,0
Costruzioni
Totale imprese
Artigianato delle costruzioni
Artigianato
Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Unioncamere-Infocamere
Anno LXIV
N. 4
Aprile 2013
l’Artigianato
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