la bocca aperta davanti a straordinarie esibizioni, a strappargli un
sorriso o un moto di tenerezza. Sono stati loro a spostare casse e
quinte, a montare fili tesi e pali cinesi, ad allestire e smontare.
Sono stati acrobati, facchini, presentatori, camerieri, equilibristi,
lavapiatti, musicisti, direttori d’orchestra, maestri… e noi adulti a
osservarli, orgogliosi e commossi; a sostenerli e aiutarli dove
potevamo, perché proprio tutto da soli non potevano fare.
Infatti. Senza le straordinarie mamme che tutti i giorni hanno preparato tre pasti per centinaia di persone, il Festival non potrebbe
esistere. Senza i “Zona 167” straordinari musicisti di Cassano
delle Murge, il Festival non avrebbe avuto la sua colonna sonora
di fisarmonica e contrabbasso, cupa cupa e gallinelle di terracotta. Senza i prodighi e cortesi artisti professionisti che hanno offerto gratuitamente la loro presenza, non sarebbe stato possibile
assistere all’incredibile serata “Du...etti di circo”. In un pomeriggio
di lavoro, artisti di fama internazionale hanno creato in coppia
con giovanissimi aspiranti tali, numeri di altissimo livello e di
intensa forza comunicativa, che hanno presentato ad un pubblico entusiasta la sera stessa. È stato bellissimo vedere ragazzi giovanissimi che ancora pongono il circo nella sfera dei sogni, tentare di carpire il più possibile dagli occhi e dai gesti di chi del circo
ha fatto un “Favoloso” lavoro, e la tenerezza con cui artisti affermati si son fatti latori di poesia e fatica, meraviglia ed incondizionato impegno. Grazie a tutti.
Grazie infine a noi. Noi, che ora che le nuove leve stanno finalmente crescendo, possiamo iniziare a definirci “Operatori della
vecchia generazione”. Noi che con inossidabile entusiasmo vaghiamo per decine di scuole, tra migliaia di
bambini a portare il “Verbo” della gioia. Noi che
abbiamo dato vita a tutto questo ormai diversi
anni fa e che ancora oggi carichiamo e scarichiamo furgoni, riempiamo i pullman di eccitati giovani artisti e ce li portiamo in giro per l’Italia e l’Europa. Noi che un po’ stiamo invecchiando, ma
facendo tutto questo ci sentiamo ancora ragazzini.
Grazie a Paola, Michele, Elena, Julien, Paolo,
Giampaolo, Alessia, e tutti gli altri. Grazie a Francesco Sgrò, che dei vecchi è sempre e sempre
sarà il più giovane e quando era piccolo era già
un grande. Grazie al comune di Cuneo che ama il
circo. Grazie alla IperCoop, alla Coldiretti e
all’azienda Cascina Bianca che ci hanno fornito il
cibo. Grazie alla Cassa Rurale ed Artigiana di
Boves ed alla Regione Piemonte perché ci ha aiutati economicamente. Grazie a tutti coloro che ci
aiutano a far crescere anno dopo anno questa
meravigliosa esperienza.
Speriamo di avervi con noi il prossimo anno per
spegnere tutti insieme le dieci candeline.
j u g g l i n g m a g a z i n e n u m e r o 6 4 s e t t e m b r e 2014
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