‘IL CIRCO
NELLA TERRA
DELLE ORIGINI’
PRIMO FESTIVAL DEL CIRCO AFRICANO
foto di Adriano Marzi
27/29 NOVEMBRE 2015
ADDIS ABABA (ETIOPIA)
www.africancircusfestival.com
www.fekatcircus.com
di Giorgia Giunta
Coordinatrice del Fekat Circus
Il circo in Africa esiste da sempre, solo che
gli africani non lo chiamano circo. In Africa, portare delle giare piene d’acqua in
testa, mettere una dozzina di cesti uno
sopra l’altro o arrampicarsi sui ponteggi
improbabili degli edifici in costruzione fa
parte della quotidianità, lo si fa con grande nonchalance e nessuno si ferma a
guardare estasiato o ad applaudire.
Ciò nonostante, la febbre del circo, inteso
come lo si intende in occidente, ha contagiato anche il continente nero. Negli ultimi
vent’anni sono nate numerose scuole e
compagnie. A mia conoscenza: in Marocco, Senegal, Burkina Faso, Benin, Guinea,
Egitto, Etiopia, Kenya, Uganda, Zambia,
Mozambico, Madagascar e Sud Africa.
Questa proliferazione ha due ragioni: una
è che il bel corpo muscoloso degli africani
si presta allo sforzo fisico, l’altra è che per
i giovani il circo rappresenta la bacchetta
magica che apre le invalicabili frontiere
del mondo occidentale.
I circensi africani difatti sono molto
apprezzati nel mondo ed eccellono particolarmente nei numeri che richiedono
forza e resistenza. Sono famosi per le loro
acrobazie e a volte sembrano avere le
molle ai piedi. I loro spettacoli trasmettono grande allegria grazie alle loro musiche, alle loro danze, ai sorrisi che farebbe-
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ro sciogliere un iceberg e alla loro grande
carica energetica. Laddove il circo ha una
storia antica questi spettacoli possono
sembrare un po’ ingenui ma forse è proprio questa ingenua freschezza a caratterizzarli e ad attirare simpatia.
Spesso dietro a questi circhi c’è lo zampino di qualche muso bianco che aiuta a
trovare fondi e contatti per realizzare tour
all’estero. Senza tourné infatti molte di
queste compagnie non riuscirebbero a
sopravvivere. Se di arte non si campa in
Europa, figuriamoci in Africa! A dirla tutta,
in città la gente e il denaro non mancherebbero, manca piuttosto la tradizione di
assistere agli spettacoli. In Etiopia, per
esempio, nel tempo libero si va in chiesa
a pregare, mentre le nuove generazioni
sono fan del cinema.
Per ora il modello di circo vincente in Africa
è quello del circo sociale, ovvero del circo
sovvenzionato con fondi umanitari per le
attività che esso svolge nella comunità.