Juggling Magazine march 2016, n.70 | Page 14

SOPRA L’OCEANO ATLANTICO FB claudia franco di Claudia Franco 17 giugno 2015. Eccomi di nuovo in volo, dall’altra parte del mondo. Un altro dei miei pensieri che prende forma. E non è forse una coincidenza che abbia intitolato proprio “In volo” il mio ultimo progetto personale, nato da uno slancio, un desiderio, nella forma di un nuovo numero alla ruota Cyr, ma proiettato oltre per diventare una forma di vita, alla ricerca della sua espressione. Allora io volo, attraverso l’oceano per inserirmi in uno spettacolo che sento a me molto vicino. “La Tarumba”, compagnia nazionale di circo del Peru che, oltre a gestire una scuola di circo, crea ogni anno un nuovo spettacolo, mi ha invitata a prendere parte con i suoi artisti, i cavalli, le tradizioni, sotto il suo magico tendone, al nuovo spettacolo 12 www.jugglingmagazine.it “Zanni”, che ha come tema la commedia dell’arte, mischiata con la cultura peruviana, i suoi ritmi e il suo folklore. E allora io volo per diffondere in un paese lontano la forma di espressione più tradizionale della mia regione. Ricordo quando una decina d’anni fa, nei corsi di teatro al liceo, studiavo i movimenti e la gestualità che accompagnavano le maschere. Ben presto il mio percorso artistico si direzionò verso forme d’arte contemporanea, tra le quali il circo e la cultura latina, che ho ereditato da parte di mia madre, nata in Brasile, portandomi sempre più lontano da Padova. Prima Torino, poi Bruxelles, l’ESAC… Da lì ho spiccato il volo, spinta dalla curiosità di conoscere il mondo, dal desiderio di portare la mia arte in giro, dal bisogno di confrontarmi. Allo stesso modo in “Zanni” si mischiano la cultura del popolo peruviano e di quello italiano, le tradizioni della commedia dell’arte si reinventato e si adattano ai ritmi e all’umorismo latino, dando vita ad uno spettacolo fortemente originale. E parlando di tradizioni si realizza con questo viaggio anche il mio sogno di lavorare per un vero circo. La mia formazione circense fin dall’inizio è stata orientata al contemporaneo. Il circo contemporaneo é un libro aperto con infinite pagine bianche che l’artista può colorare, attraverso le sue acrobazie, con la sua più personale sensibilità e pazzia. Mi sono esibita spesso in ambienti come teatri e festival di strada, ma si contano sulla punta delle dita le volte in cui la mia ruota é entrata in uno chapiteau. Pur amando il circo contemporaneo per la sua libertà d’espressione, continuo a guardare al circo tradizionale con infinito rispetto, e ad apprezzarne l’autenticità. Nella carriera di un artista di circo contemporaneo è molto significativa un’esperienza presso un circo classico, quasi a ristabilire il contatto con le origini. Sento una certa malinconia nel pensare al circo tradizionale, agli animali, alla vita nomade degli artisti, ai valori a cui si aggrappa, sempre più lontani da quelli del circo di oggi, pur essendo molte tecniche rimaste le stesse... Ed eccomi ora sotto un tendone che ogni sera accende le sue lampadine e invita gli spettatori a puntare gli occhi alla pista e a divertirsi. Mi ritengo doppiamente fortunata, perché per quanto “La Tarumba” mantenga un'estetica classica, con il suo enorme tendone, i cavalli, la banda, il clima che vi si respira è giovane e di ampie vedute, diversamente da quello che potrebbe essere l’ambiente in una famiglia di circo tradizionale. Prendo con me sol