Jug n 69:JUG new 09/12/15 15:26 Pagina 24
Festival Internazionale del Circo
Latina
foto di Christophe Roullin
RIFLETTORI SULLA PISTA DEL CIRCO
XVII INTERNATIONAL CIRCUS FESTIVAL OF ITALY
15-19 ottobre 2015, Latina
www.festivalcircolatina.com
All’interno di questo speciale sullo sviluppo dei pubblici di circo
contemporaneo apriamo una finestra sulle platee parallele del
circo di tradizione, che meriterebbero un approfondimento
altrettanto ampio. L’International Circus Festival of Italy,
appuntamento di rilievo internazionale, ci fornisce u n esempio
di come oggi il circo di tradizione cura lo sviluppo della sua
relazione con il pubblico.
Prof. Rocco Liguori
Responsabile Sviluppo Culturale
del Festival
Diciassette anni di storia sono tanti per un Festival.
Ne rappresentano la credibilità conquistata e al
tempo stesso rendono alte le aspettative di quanti,
nella pista od intorno, partecipano all’evento. La
pista è teatro dell’Arte, palcoscenico privilegiato
per quanti abbiano a cuore di stupire, per continuare a stupirsi. Attorno alla pista, tuttavia, è il vero
protagonista del Circo: il suo pubblico. Non vi sarebbe Circo senza i bambini che riempiono le tende di tutto il mondo dei loro sorrisi e della loro libertà. Nulla di più triste di uno spettacolo circense
di fronte a gradinate poco frequentate e mai come
in questo momento storico il Circo deve avere a
cuore il suo pubblico, mirando a confezionare
spettacoli di qualità che siano occasione di reale
benessere. È per questo che nel confezionare il
cast di un Festival come quello di Latina occorre
mettere mano ad un vero “gioco di equilibri”: dap-
24
www.jugglingmagazine.it
prima il giusto equilibrio tra la tradizione circense
italiana e la “forza” delle grandi scuole di Circo europee ed asiatiche; e poi un significativo equilibrio
tra “contemporaneità” e “tradizione circense”. La
qualità degli spettacoli si conferma presupposto
fondamentale per rendere tangibili al suo pubblico
le multiformi potenzialità del Circo.
Il Festival si è posto quale primo obiettivo quello di
gratificare il pubblico già affezionato al Circo, mirando alla qualità degli spettacoli, ma ha speso
energie anche nella direzione dello “sviluppo” e
della “formazione” di altri pubblici. Intercettare
nuove frange di spettatori non è facile: occorre superare pregiudizi ed ostacoli culturali. La strada
maestra percorsa dal Festival è quella degli “eventi
collaterali”: occasioni di incontro e di “contaminazione” fra diverse forme di espressione artistica e
culturale che, in qualche modo, si siano lasciate affascinare dal Circo. Appaiono significativi gli esiti di
Circus Expo, con numerosi fotografi, pittori e artisti
di varia estrazione che hanno riempito dei loro colori e del loro talento la piazzetta dell’Expo circense
costantemente affollata di curiosi e visitatori, un
pubblico fatto di persone appassionate di fotografia, di modellismo, di studenti che vengono accolti
e coinvolti all’interno di un complesso circense per
molti di loro poco conosciuto. Anche il Caffè Letterario, condotto dalla giornalista Dina Tomezzoli, ha
destato l’interesse di un pubblico di insegnanti, studenti ed appassionati di lettura. Merita una speciale
menzione la S. Messa Internazionale animata dai