Juggling Magazine december 2013, n.61 | Page 15

Un impegno che ci sembra improrogabile, per una serie di accadimenti e nodi che stanno venendo al proverbiale pettine; un sovrapporsi di spinte e istanze che lanciano segnali di fumo nelle praterie abitate e attraversate da una tribù nomade legata al circo contemporaneo e alle sue innumerevoli declinazioni. Improrogabile perché la massa critica di artisti / compagnie / organizzatori / diffusori comincia a innescare un processo di confronto, cui vogliamo dare spazio; perché il nostro ruolo di media project italiano legato al circo contemporaneo e le sollecitazioni che ci arrivano dal settore ci spingono a dedicare maggiore spazio e maggiore attenzione a quello che accade. Perché il dibattito sugli incentivi agli spettacoli che non utilizzano gli animali, in cui si utilizza per la prima volta espressamente l’accezione del circo contemporaneo, è approdato con un ordine del giorno e con il decreto “Valore Cultura” perfino in Parlamento, informando poi la ristrutturazione del FUS per i Circhi e lo Spettacolo Viaggiante; perché in questa crisi congiunturale diventano troppi gli eventi, le strutture, le compagnie, i progetti che rischiano di chiudere per mancanza di risorse. Perché anche in questo campo gli italiani dimostrano di avere del talento, e di dover purtroppo cercare all’estero il giusto supporto istituzionale e il successo di pubblico che meritano i loro potenziali. zonti, lo scenario dei prossimi 10 anni. Lo faremo innanzitutto chiedendo e pubblicando i contributi di chi in Italia è oggi impegnato e attivo nel settore. Ma lo faremo anche strutturando in modo più articolato e continuativo l’informazione e promozione degli spettacoli e delle attività legate al circo contemporaneo in Italia. Un invito a collaborare in questo processo, un invito a sostenere Juggling Magazine, che rivolgiamo a tutti gli artisti e operatori che in questi ultimi dieci anni hanno creato in Italia opportunità di formazione, residenze, creazione, diffusione, rappresentazione, analisi e critica di nuove forme espressive. Una moltitudine di persone che, partendo dal comune denominatore delle arti circensi, nutrendosi del nuovo e del tradizionale, si è messa coraggiosamente in gioco per l’affermazione di un nuovo genere. j u g g l i n g m a g a z i n e n u m e r o 61 d i c e m b r e 2013 13