Itinerari Travel - parte4 IT 38 - Va pensiero | Page 23

TEATRO REGIO
Parma Costruzione: 1821-1829 Progetto: Nicola Bettoli Capienza: 1.200 posti
Foto di Roberto Ricci

UN IMPONENTE edificio lungo 84 metri, largo 37 e mezzo e alto quasi 30, con una facciata corredata da vestibolo a dieci colonne ioniche e due fasce finestrate completate da un frontone di forma triangolare con timpano decorato: il Teatro Regio di Parma, nonostante i vari interventi di restauro succedutisi nel tempo, che hanno fortemente modificato il progetto originario di Nicola Bettoli commissionato da Maria Luigia d’ Austria, rimane tutt’ oggi una delle più importanti espressioni, architettoniche e non solo, del teatro all’ italiana. I suoi ambienti, sobri ed eleganti, sono un tripudio di affreschi, stucchi, dorature, fregi e putti, che dalla sala del ridotto a quella principale si susseguono fino a raggiungere il capolavoro di Giovan Battista Borghesi: quel sipario, largo 14 metri e mezzo e alto dieci e mezzo, dipinto a tempera e raffigurante una grande scena allegorica con Maria Luigia nei panni della dea Minerva. Fu questo stesso sipario che si ammirò per la prima volta il 16 maggio 1829, quando il teatro, allora Ducale – Regio sarà solo a partire dal 1848 –, assistette alla propria inaugurazione sulle note della Zaira di Bellini. E fu sempre questo sipario – col grande soffitto dipinto dal medesimo Borghesi – che vide maestri come Rossini, Donizetti, Bellini, Pesarese e quel Verdi che qui allestì la celebre e indimenticata Aida del 1872.

NOTE DELLA STORIA PATRIA

[ 2 1 ]