Italia Nostra Primavera 2018 | Page 29

Le due torri, simbolo di Bologna coperta da ben 666 portici (numero non casuale). Un crocevia di merci e di idee Bologna è una vecchia signora dai fianchi un po' molli col seno sul piano padano ed il culo sui colli, Bologna arrogante e papale, Bologna la rossa e fetale, Bologna la grassa e l'umana già un poco Romagna e in odor di Toscana… Foto: Francesco @ flickr Così la descrive in una sua famosissima canzone Francesco Guccini, cantautore modenese che qui è stato di casa per molti anni. Distesa tra l’Appennino tosco-emiliano e la pianura, Bologna deve proprio a questa posizione la sua importanza geopolitica. Crocevia di merci, cultura e idee, già nel medioevo è un luogo vivace, pieno di studenti. Qui infatti, nel lontanissimo 1088, viene fondata l’Università, la più antica del mondo occidentale. Pochi anni dopo la città diventa un Comune, cioè una città stato autonoma. Cresce e nel XIII secolo è una delle più popolose d’Europa, anche grazie al suo sistema di canali che la rende un porto fluviale molto importante. Oggi purtroppo i canali sono quasi tutti coperti, ma emergono improvvisamente in alcuni punti della città; come, ad esempio in corrispondenza della “finestrella” di via Piella. È in epoca medievale che vengono costruite anche le famosissime torri, che servono a testimoniare l’importanza e il potere delle famiglie più in vista. Nel periodo di massimo sviluppo sono più di 100, oggi ne rimangono 22. Le più celebri sono certamente le cosiddette Due torri, cioè la Torre degli Asinelli e la Garisenda, che sono anche il simbolo della città. crocevia luogo di incontro fluviale di fiume svettare mostrare maestosamente la propria altezza (o bravura) La Torre degli Asinelli svetta per ben 97 metri ed è così alta che nel XVIII secolo viene usata per compiere esperimenti scientifici sulla ITALIA NOSTRA #7 - 2018 29