Italia Nostra Primavera 2018 | Page 27

Una storia lunga e gloriosa, una fitta rete di portici che ripara dagli elementi, i celebrati piaceri del mangiare e del bere, la pulsante vita studentesca. Perché andare (o tornare) a Bologna. di VALENTINA FORNELLI “Capitale italiana del cibo”, meta ideale per i turisti che cercano la “vera” Italia: è così che Bologna viene spesso definita sulle pagine dei tanti giornali internazionali che negli ultimi tempi se ne sono occupati. Dal New York Times a Vogue, dal Guardian al Washington Post, mai così tante luci sono state puntate sulla città emiliana. E abbiamo deciso di dedicarle un numero anche noi di Italia Nostra, per aiutarvi a scoprire le bellezze e delizie di questa città, e sono davvero tante. Tra il cardo, il decumano e...i portici Guardando una mappa di Bologna, l’impronta lasciata dai romani è evidente. Il cardo e il decumano sono ben visibili e sono ancora i due assi fondamentali attorno a cui si sviluppa il tessuto urbano. Il loro punto di incrocio è Piazza Maggiore, cuore storico, politico e sociale della città. In realtà, Bologna era già un centro importante in epoca etrusca, anche se è con i romani che diventa una grande - per l’epoca - città di ben 20.000 abitanti. Passeggiando per le sue ITALIA NOSTRA #7 - 2018 mai così tante luci... non c'è mai stata tanta attenzione il cardo e il decumano le due strade perpendicolari che i romani costruivano in ogni città etrusco gli etruschi erano un'antica popolazione poi conquistata dai romani 27