“Sensuali, vanitosi, mammoni, in casa non aiutano”.
Sono solo alcuni dei molti stereotipi sugli uomini italiani.
Ma quanto c’è di vero? Lo abbiamo chiesto alle statistiche
e... a chi ne ha sposato uno.
di
VALENTINA FORNELLI
Sono pochi i popoli a cui sono stati appioppati nel corso
della storia più stereotipi degli italiani. Colpa
dell'emigrazione, che ha portato milioni di noi a vivere e lavorare
in altre parti del mondo, in particolare negli Stati Uniti, in Sud
America, in Germania, in Francia e in Svizzera. E visto che gli
italiani sono arrivati in questi paesi spesso più di un secolo fa, gli
stereotipi si sono radicati fino ad essere confusi con la realtà.
Moltissimi di questi stereotipi, e forse i più persistenti, riguardano
gli uomini italiani.
Dalla famosissima maglietta di Madonna “Italians do it better”
fino a Super Mario, passando per innumerevoli film e serie tv
spesso associati all'argomento “mafia”, gli uomini del Belpaese
hanno di certo avuto molta pubblicità. A volte si tratta di una
pubblicità positiva: lo stereotipo reso celebre da Madonna li
descrive come focosi, seduttori, intraprendenti, grandi amanti,
un forte senso della famiglia, sarebbero attenti al proprio aspetto
e naturalmente dotati di un talento per lo stile e l'eleganza. Altre
volte invece emergono soprattutto i difetti: maschilisti, gelosi,
scaltri, fasulli e legati alle mamme in modo morboso. Ma c'è
qualcosa di vero? E cosa?
ITALIA NOSTRA #7 - 2018
radicarsi
letteralmente
"mettere radici",
quindi penetrare
profondamente,
inserirsi in
maniera definitiva
Super Mario
l'idraulico
protagonista del
famoso
videogioco della
Nintendo
focoso pieno di
ardore,
appassionato
maschilista
convinto della
superiorità
dell'uomo sulla
donna
scaltro furbo,
astuto
morboso di
intensità
eccessiva, quasi
malata
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