Predappio:
la casa natale
di Mussolini
…e contro
Sempre sul Sole 24 Ore, lo storico Carlo Ginzburg si è invece
posizionato tra i contrari. Anche lui trova Predappio un luogo troppo
legato al culto di Mussolini e inadeguato a fare capire cosa è stato il
fascismo. A suo parere, il museo rischia di diventare come quello
dedicato a Stalin nella sua città natale, Gori: una pura celebrazione di
una figura di culto, in cui la storia non c'è.
Non solo, ma Ginzburg punta anche il dito contro il governo Renzi,
che ha deciso di finanziare il museo. Un azione, dice, che odora tanto
di “calcoli elettorali” e di “partito della nazione”. Lo storico si riferisce
alla coalizione tra centro-destra e centro-sinistra che forma il
governo di Renzi, un Presidente del consiglio non eletto dal popolo
che ha cementato la sua posizione proprio componendo i due fronti.
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L’utopia della “memoria condivisa”
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puntare il dito
contro accusare
odorare di fare
pensare a - un
verbo che usiamo
per commentare
un atteggiamento
dalle motivazioni
poco nobili
cementare
rafforzare
componendo i
due fronti nel
numero 2 di Italia
Nostra abbiamo
spiegato come la
sinistra italiana
sia divisa. Questo
ha comportato
per Renzi la
necessità di
trovare nuovi
alleati a destra.
C'è una formula che ritorna molto spesso negli ultimi anni quando in
tofascismo:
gain full“memoria
access condivisa”. E queste due parole
Italia si parla di
sono state dette e scritte anche riguardo al “centro di
documentazione” di Predappio: è necessario “creare una memoria
condivisa” con cui l'Italia possa “unirsi”. La parola condividere è
bellissima, significa possedere qualcosa in comune, dividere tra tutti
qualcosa che si ha insieme. Ma cosa signific a “tutti” quando si parla
di memoria del fascismo in Italia? Significa proprio tutti, cioè anche i fascisti.
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ITALIA NOSTRA #4 Primavera 2016