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ma necessita dell’approvazione del Consiglio d’Istituto. Anche nel definire l’offerta formativa e i criteri di attribuzione dei premi agli insegnanti il preside dovrà consultare gli organi collegiali. Tocca inoltre al preside manager (insieme a una commissione di studenti e genitori) la valutazione degli insegnanti e la facoltà di dare a quelli meritevoli bonus fino a 500 euro annuali per "consumi culturali", ad esempio l'acquisto di libri e attività ricreative (cinema, teatro, mostre). Critiche: Non piace questo concentrarsi di poteri nelle mani di una sola figura, specialmente in considerazione del fatto che queste funzioni esistono già e sono fino a oggi state condivise con gli organi collegiali. Sicuramente le modifiche apportate dopo il 5 maggio riequilibrano una riforma che nella sua forma originaria introduceva una specie di monarchia assoluta del preside. Ironicamente, l'intenzione della riforma è di potenziare il merito e la competizione, applicando alla scuola criteri aziendali, mentre le reazioni negative a queste proposte testimoniano una profonda diffidenza. Si teme che le nuove regole alimentino il tristemente noto sistema clientelare, che premia i raccomandati e gli “amici degli amici” e che della meritocrazia è l'esatto contrario. Più merito, meno anzianità Uno dei punti più importanti - e discussi - della riforma riguardava i soldi agli insegnanti. Si voleva superare il sistema degli aumenti (i cosiddetti “scatti di carriera”) legati solamente all'anzianità, e introdurre un elemento di merito, grazie al quale gli insegnanti più bravi (individuati dal solito super-preside più genitori e studenti) avrebbero guadagnato fino a 9.000 euro l’anno in più rispetto ai colleghi meno volenterosi. Ma su questo punto Renzi e compagni hanno dovuto fare marcia indietro, sull'onda delle massicce proteste di insegnanti e studenti. ITALIA NOSTRA #2 Estate 2015 attribuzione assegnazione, l'atto di dare qualcosa (ad esempio un incarico) a qualcuno. organi collegiali organi di gestione della scuola italiana, ai quali partecipano insegnanti, studenti e genitori preside manager perché opera con la libertà di un dirigente del settore privato. Qualcuno ha anche parlato di 'preside sindaco' e addirittura di 'preside sceriffo' apportare aggiungere riequilibrare creare equilibrio in quello che è sbilanciato aziendale relativo al settore privato, quello delle aziende diffidenza sentimento di chi non ha fiducia clientelare a questa critica il governo ha cercato di rispondere, introducendo una clausola che vieta ai presidi di chiamare i propri parenti. Ma non basta e non serve a evitare scambi o triangolazioni di favori 81