stanziare finanziare
100.000 assunzioni
lettera morta una cosa
che non si realizza, che
rimane solo sulla carta
Il governo intende stanziare 4 miliardi nei prossimi
due anni e regolarizzare la posizione di oltre 100.000
insegnanti precari (vedi articolo più avanti).
iter percorso
regolarizzare rendere
regolare, sistemare
idoneo chi ha superato
una prova di accesso
tirocinio periodo in cui
si impara attraverso la
pratica
pluriennale di molti
anni
panchina nel calcio e
negli altri sport di
squadra, in panchina
stanno sedute le
riserve, pronte, se
necessario, a sostituire
chi è in campo
albo registro pubblico
a cui sono iscritti
coloro che sono
autorizzati a fare una
certa profe ssione (ad
esempio il medico o il
giornalista)
tappare riempire
titolare sottinteso: del
posto (o cattedra)
offerta formativa corsi
e programmi di studio
fare un passo indietro
cambiare idea
jolly come in certi
giochi di carte, il jolly
può occupare diverse
posizioni
80
Critiche:
1) Il rischio è che non si faccia in tempo per
settembre e che le 100.000 assunzioni previste
rimangano lettera morta. La riforma deve passare
infatti attraverso un lungo iter alle Camere.
2) A fronte dei 100.000 precari regolarizzati con la
riforma, ce ne sono tantissimi altri che rimangono
fuori: ad esempio i 6000 idonei del concorso 2012 (il
governo ha promesso di assumerli nel 2016), molti
degli iscritti alle graduatorie e i 120.000 in possesso di
abilitazione ottenuta con tirocini a pagamento.
I sindacati protestano e chiedono un piano
pluriennale di più ampio respiro.
Super-preside
Uno dei punti più contestati della riforma sono i
“super-poteri” del preside: stop al vecchio sistema dei
supplenti presi da liste provinciali (le famose
graduatorie) e introduzione di un "organico
funzionale". Il preside diventa come l’allenatore nel
calcio: crea una “panchina” di insegnanti, composta
da dieci elementi, che sceglie e chiama da un albo
territoriale. Questi insegnanti vanno a tappare i
buchi (ad esempio in caso di malattia o maternitá
degli insegnanti titolari) e sviluppano i progetti
dell'offerta formativa.
Dopo le forti critiche e lo sciopero generale del 5
maggio, il governo ha fatto un passo indietro su
questo punto, inserendo un’importante modifica: il
preside può ancora scegliersi i dieci insegnanti jolly,
ITALIA NOSTRA #2 Estate 2015