Marcello Mastroianni nel film
“Divorzio all’italiana”
Un po' di storia
Nella commedia del 1961 Divorzio
all'italiana, il protagonista, interpretato
da Marcello Mastroianni, desiderando
liberarsi della moglie, inventava un
complicato piano
omicida. Allora infatti il divorzio era illegale. Il successo del film
dimostrò una cosa: sempre più italiani erano favorevoli alla
legalizzazione del divorzio, e i tempi erano ormai maturi perché anche
il nostro paese si adeguasse al resto del mondo.
Tuttavia fu solo nel 1970 che la legge, dopo una durissima battaglia
politica, fu finalmente approvata. La Democrazia Cristiana, il primo
partito del paese, si era infatti opposta e non si era arresa neanche
dopo la sconfitta parlamentare. Fu organizzato un referendum, con il
quale il fronte contrario al divorzio (DC, destra neofascista e vertici
della Chiesa) sperava di cancellare la legge. Fu un altro pesante flop:
gli italiani, inclusi molti cattolici, si dichiararono favorevoli al divorzio.
La legge del 1970, è vero, aveva reso possibile il divorzio, ma la strada
per raggiungere la libertà da un matrimonio finito era comunque lunga
e complicata. Per prima cosa bisognava andare da un giudice e
dichiarare di essere separati, cioè di non vivere più sotto lo stesso
tetto. Dopo ben tre anni di separazione continua si poteva chiedere il
divorzio.
Dal momento della richiesta al divorzio vero e proprio, visti i tempi
omicida aggettivo che comprende
l'omicidio
si adeguasse da
'adeguarsi' - fare
come gli altri
si era opposta da
'opporsi', contrastare,
dire di no
si era arresa da
'arrendersi',
accettare di avere
perso
referendum
consultazione
popolare, i cittadini
sono chiamati a
votare SÌ o NO su un
tema di interesse
generale
i tempi della
giustizia italiana
assai lenti, purtroppo
della giustizia italiana, passavano in media altri 634 giorni.
ITALIA NOSTRA #2 Estate 2015
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