Inside Magazine 00 | Page 20

r e l l e t y stor “Una rubrica dedicata a coloro che fanno parte del mondo della notte, promoter, owner , dj , visual , art director…. ognuno può esprimere il proprio punto di vista riguardo notizie nel mondo del clubbing. Per la prima uscita MARIULLA (nome in codice) descrive la sua idea di club legata ad episodi spiacevoli accaduti negli ultimi mesi.” S pesso si leggono notizie che riportano avvenimenti tristi legati a superficialità nel gestire le circostanze. Il “mondo della notte” molte volte, viene denigrato dai media che informano di vicende legate a chiusure di locali o festival musicali per uso eccessivo di droga, da parte di una limitata sfera di consumatori. Il messaggio che viene lanciato è il rapporto di interdipendenza tra musica e sostanze illecite. Diversi sono i casi come ad esempio l’ultima edizione del Time Warp in Argentina. Il bilancio porta la morte di 5 ragazzi per uso eccessivo di stupefacenti. Subito dopo l'accaduto, le autorità hanno posto i sigilli sulla location, che nei giorni successivi era pronta ad ospitare più di 10.000 persone. Nella line-up del festival erano presenti Villalobos, Sven Vath, Luciano, gli italiani Tale Of Us. Naturalmente gli appassionati, recatosi lì in occasione dell’evento, non hanno più avuto accesso al festival e sono stati costretti ad orientare il loro interesse verso altri contesti. Altro caso è stato il celebre Fabric di Londra, che lo scorso settembre ha avuto un’ordinanza di chiusura per la morte di due diciottenni. Il locale fu definito: «un rifugio sicuro per il consumo e la diffusione di droghe illegali». A seguito della vicenda, diversi sono stati i messaggi e le critiche da parte di tutte le sfere sociali tra cui comuni frequentatori, dj, politici che hanno INSIDE 18 manifestato la loro controversia attraverso una serie di iniziative a supporto del locale, tra cui la pubblicazione di una compilation intitolata #SaveFabric. In questo caso, diversamente da come avviene, l’epilogo si è concluso positivamente. Lo scorso 21 novembre è stato proprio il sindaco della città, Sadiq Khan, attraverso un tweet ad annunciare la riapertura della discoteca e soprattutto a ringraziare tutti coloro che hanno partecipato e lavorato per trovare una soluzione per proteggere il futuro del locale e della musica. Ed infatti, è proprio la promozione della musica (nel caso specifico house -elettronica) che non deve essere intesa come un elemento legato ad eccessi fuori da ogni schema. L’irresponsabilità di ragazzi - che non intendono che il divertimento è anche sano - non deve limitare le organizzazioni che mirano all’evoluzione di un genere musicale all’avanguardia ed in costante crescita. Spesso si dimentica tutto il lavoro che si investe nel organizzare ogni cosa, per fare in modo che tutto vada bene. Ognuno di noi deve essere rispettoso prima di tutto di sé stessi e poi degli altri. Bisogna essere grati alla vita sfruttandola nel modo migliore. Uno slogan diceva: “Il vero sballo è dire NO”. Impariamo a dire “NO”. Il divertimento è assicurato o meglio ci assicura a vivere e a rispettare chi si impegna a rendere la musica un principio di integrazione sociale.