Il Panificatore Italiano - Novembre 2024 | Page 19

editoriale

A Bolzano

un panificio introduce il sabato libero

Foto di Carlo Casella
Secondo un lancio dell ’ Ansa dello scorso settembre il panificio Hackhofer di Bolzano ha introdotto il sabato libero dal lavoro sia nei punti vendita sia nei laboratori . Lo ha fatto prima durante i mesi estivi , per poi introdurlo nel resto della stagione . Quello che mi ha colpito è la dichiarazione del titolare che ha sostenuto di aver pensato a questa soluzione perché - come datore di lavoro - ritiene di dover creare delle condizioni di lavoro che soddisfino i suoi dipendenti e non allontanino i giovani da questo mestiere . Comunque la pensiate ( mi pare già di sentire le vostre rimostranze ...), vi ripropongo
alcuni pensieri che ho scritto qualche mese fa sulla nostra rivista Il Pasticcere , perché il tema della difficoltà nel reperire mano d ’ opera è comune a tutti i mestieri artigianali . In quella circostanza commentavo i dati del bollettino Excelsior Unioncamere che , per chi non lo sapesse , è la stessa fonte che molti a suo tempo usarono per imputare al reddito di cittadinanza la colpa della difficoltà di reperire personale . Eccovi come la penso e quello che scrissi allora : “ I dati riportati ci dicono che oggi i percettori di un sussidio si sono dimezzati , ma la difficoltà a reperire personale , invece di diminuire , è raddoppiata . Ora , a me non spetta il compito di commentare né l ’ autorevolezza della fonte , né tantomeno i singoli provvedimenti . Però conosco molto bene il nostro mercato e , per mia fortuna , la mia conoscenza deriva dalla frequentazione sia dei laboratori sia degli imprenditori . Da esterna e senza presunzione , credo persino di avere la possibilità di guardare meglio . Il vostro è un lavoro duro , so quanta fatica ci avete messo ad arrivare dove siete ora . Ma è duro anche quello dei vostri collaboratori e sono convinta che questo enorme peso in
termini di orari e fatica complichi i rapporti . La stanchezza porta alla contrapposizione , anche quando è evidente che il “ muro contro muro ” non sia utile a nessuno . Da una parte , occorre rendersi conto che il mondo è cambiato e che lo sono anche le esigenze delle nuove leve , dall ’ altra i giovani devono accettare il fatto che l ’ esperienza conta e che per lavorare bisogna “ faticare ” ( il meno possibile , ma occorre che sia così ). Banale vero ? I giovani vanno quindi motivati , ma pure stuzzicati , anche se ormai non lo fa più nessuno : tutto è a portata di clic fino a quando non diventano indipendenti e si rendono conto che i soldi occorre guadagnarli . Eppure ... Eppure , io , da dipendente , comprendo alcune delle loro perplessità e , se guardo il mio futuro , semplicemente non lo vedo . Già , il futuro . E se smettessimo di chiamarlo personale e lo chiamassimo futuro ? Forse , ne avremmo più cura ”.
Ho detto la mia . E voi che cosa ne pensate ? Scrivetemelo qui , se volete : redazione . panificatore @ dbinformation . it Prometto di rispondere .
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