IL MISTERO DI BELICENA VILLCA - prima parte (ITALIANO) IL MISTERO DI BELICENA VILLCA parte 1 - (ITALIANO) | Page 162

nel dodicesimo secolo dal cabalista Eleazar Ben Judah, di Worms, e basato su notizie di seconda mano sulle Tavole di Zaffiro. Secondo la tradizione rabbinica, il vero Libro di Raziel, inciso in Tavole di Zaffiro, sarebbe stato rubato dal Paradiso da Rahab, il Re del Mare, e gettato nell'Oceano; quindi, sarebbe stato trovato dagli egiziani e sarebbe rimasto per millenni in potere dei faraoni. Mosè l'avrebbe portato con sé nell'esodo e l'avrebbe lasciato in eredità a Giosuè, dal quale, seguendo la catena cabalistica, avrebbe raggiunto il re Salomone. Quest'ultimo avrebbe ottenuto la msua famosa Sapienza, Hokhmah, dall'interpretazione delle Tavole di Zafiro del Libro di Raziel, ma, realizzato il suo enorme potere, lo avrebbe nascosto nel tempio in modo che solo i Templari Golen lo avrebbero trovato, tra le sue rovine, venti secoli dopo. È chiaro, dott. Siegnagel, alla luce di quanto già affermato in questa lettera, che le Tavole di Zaffiro e le Tavole della Legge sono la stessa cosa; Vale a dire, che le prime Tavole, con la Hokhmah proveniente dall'Albero della Vita, non sono altro che il Libro di Raziel ceduto a Mosè in Egitto dai Sacerdoti del Patto Culturale. La spiegazione è questa: se spogliamo il mito ebraico dal suo costume culturale, si scopre che Rahab non è altro che Poseidone, "Re del Mare" e leggendario Sovrano di Atlantide. Arriviamo così ad Atlantide, il "Giardino dell'Eden", patria del "primo uomo": da quel "Paradiso Perduto" arrivavano gli Atlanti scuri, fondatori della gerarchia sacerdotale egiziana. Dopo il cataclisma, Essi avrebbero trasportato in Egitto uno dei "Libri di Cristallo" che esisteva nella Biblioteca di Atlantide, che conteneva la documentazione della Costruzione dell'Universo da parte del Dio Uno, YHVH Elohim. Quel Libro di Cristallo sarebbe stato il Libro di Raziel, nel quale sono state registrate le trentadue operazioni eseguite dal Creatore per costruire l'Universo: dieci Sephiroth e ventidue Lettere. In altre parole, le Tavole insegnano, mediante segni, ventidue suoni e misure dell'alfabeto sacro "impiegato dal Creatore l'Uno, YHVH Elohim", dal quale deriva l'alfabeto ebraico, e la Forma Cosmica presa da LUI per creare e sostenere l'universo, vale a dire, le dieci Sephiroth: è ciò che si conosce come "il Segreto del Serpente". Nell'Epoca di Mosè, i Sacerdoti egiziani ignoravano il modo di interpretare le Tavole, ma ricordavano che gli Atlanti scuri li avevano lasciati lì per essere consegnati al "Popolo Eletto dall'Uno" come fondamento di un'Alleanza Divina. Mosè riceve segretamente, quindi, le Tavole di Pietra e parte con il suo popolo verso il Monte Sion, dove Jehová celebra con la sua Stirpe l'Alleanza del Fuoco, Berith Esch, e rivela la Hokhmah delle Tavole della Legge: la retribuzione richiesta da Jehová al Popolo Eletto sarebbe costituito, come risulta dalle dichiarazioni di Bera e Birsa, nel supremo Olocausto del Fuoco, Icheh, da cui prende il nome il libro che gli Immortali richiesero ai quattro Sacerdoti nel Castello di Aracena. In breve, i Templari trovarono le prime Tavole della Legge, il Libro di Raziel, che permise alla Chiesa Golen di ottenere la Hokhmah per il Collegio dei Costruttori di Templi e di lanciare la rivoluzione Architettonica dell'arte gotico o gaulico. Ma, anche se la decifrazione matematica cabalistica, geomatica, del Libro di Raziel permetteva di conoscere i segreti della Costruzione del Cosmo, alcune immagini presenti, rimasero