Il Michileangelo a.s. 2014-15 | Page 33

L’imprevedibile virtù dell’ignoranza sono già in possesso della verità, la loro vita è grigia e senza sorprese, già scandita e definita. Non c’è gusto, non c’è assolutamente gusto, perché sappiamo tutti che l’uomo ha come scopo primario e naturale quello di emergere tra gli altri. Così sarebbero tutti uguali e l’unico dittatore sarebbe l’onniscienza. E non va bene. Non esisterebbe inoltre la felicità, essenza primaria della vita, unico e piacevole scopo della nostra esistenza. Qualcosa o qualcuno ci ha dato la possibilità di vivere, e mi hanno confidato che è meglio farlo da felici e spensierati. Ad oggi però non so ancora cosa sia la felicità e come si manifesti, ma so cosa voglio, e so che voglio continuare a cercare fino ad idealizzare quella felicità. Perché la felicità certe volte non è una conquista che si fa, diventa una necessità. Il mio maggiore desiderio ad oggi sarebbe diventare un po’ più ignorante o quantomeno in grado di pormi meno “dubbi irrisolvibili” ed in grado di godermi di più gli attimi e gli eventi quando capitano; ma visto che non ci riesco e, comunque, devo occupare il tempo, continuerò con le domande, con delle teorie assurde che faranno adirare qualcuno, e nella vana ricerca di risposte. Perché sono uomo, sono debole, e ho bisogno di risposte. E per voi? Esiste la Felicità? Sì, è tutta una presa in giro (governo ladro!!!!), siamo arrivati di nuovo al punto di inizio, alla conclusione del nulla. Il nulla. Niente. Il niente più nulla del niente. L’unica cosa che posso suggerirvi è di vivere la vostra vita, con quel tocco di ignoranza, priva di troppi ragionamenti inutili, troppe discussioni sul perché della vita per poi renderci conto, come adesso, che un vero “perché” non esiste. Ascoltate il vostro cuore, e affidatevi alle illusioni, alla speranza, alla comunità e al bene, il bene sommo, l’oppio del popolo. In verità dicono sia buono. Ignoranza, amata ignoranza. Un invidioso della stupida felicità. Il miracolo della donazione Un giorno mi sono svegliato ero molto molto malato; il mio cuore mi aveva abbandonato ma per fortuna ho incontrato un donatore destinato. Il suo atto d’amore mi ha regalato una vita migliore . Donare significa amare, amare significa vivere. Anonimo PAGINA 33