Il Michileangelo a.s. 2014-15 | Page 26

Quando vedi un treno e pensi: io devo andarmene da quì Dopo quell’evento Novecento fu più timido e riservato che mai, e nessuno ebbe il coraggio di chiedergli perché non fosse sceso da quel piroscafo dopo esservi vissuto per ben 32 anni. Tim scese dalla nave il 21 Agosto 1933 perché stanco della vita da marinaio, ma lasciò a malincuore Novecento nel suo piroscafo, dopo sei anni di amicizia. Passano gli anni, riceveva una lettera da un vecchio marinaio irlandese conosciuto sulla Virginian, il quale lo informava che la nave doveva essere fatta esplodere a Playmouth perché obsoleta. Si precipita nella cittadina inglese perché sentiva che Novecento era ancora lì, su quella nave dove era nato e cresciuto. Non si sbagliava: Danny Boodman T.D Novecento era nella sala macchine, seduto su una cassa di dinamite, molto rilassato, come sempre. Nella situazione finale della storia, il narratore si trasforma nel protagonista e, attraverso un soliloquio, scopriamo che Novecento non era sceso quel giorno a New York: aveva paura dell’infinità del mondo: troppi i posti da visitare, troppe le persone da conoscere e le donne da sposare. Novecento aveva vissuto tutta la sua esistenza all’interno della nave, suonando le sue ammalianti melodie, entrando nei cuori delle persone e scoprendo città e posti sconosciuti: lui non entrava nel mondo, ma era il mondo ad entrare nella Virginian, attraverso il suo pubblico che lo rappresentava. Aveva conosciuto il suo gruppo di amici una sera in terza classe, la sua donna nella prima, dopo una sera piena di melodie romantiche inventate apposta per lei. La conclusione del romanzo vede Novecento che immagina se stesso in paradiso, e a chi gli domanda come è morto risponde, sempre con la tranquillità che gli è propria, di essere stato coinvolto nell’esplosione della nave da cui non era mai sceso. I personaggi principali del romanzo sono Novecento e Tim Tooney. Del protagonista, Danny Boodman T.D Novecento, grandissimo pianista capace di suonare note irraggiungibili, l’autore offre una accurata descrizione psicologica: è un personaggio dinamico, del quale delinea il carattere tranquillo e bizzarro, e la sua capacità di entrare nel cuore delle persone assaporandone i segreti, i sogni, i luoghi visitati. Tim Tooney, il trombettista grande amico di Novecento, è il narratore interno della vicenda. Tim non viene descritto fisicamente, ma caratterialmente risulta un ottimo amico che farebbe di tutto per le persone a lui care. Egli, a diffe- renza di Novecento, è un personaggio statico, che non subisce rilevanti cambiamenti a livello caratteriale nell’arco della storia. Il luogo dove si svolgono principalmente le vicende è il piroscafo Virginian, che viaggia attraverso l’Atlantico, dalla America all’ Europa. Lo spazio è interno, con valorizzazione simbolica: la Virginian è stata la casa, la tomba e la vita di Novecento, quindi racchiude in sé tutta l’essenza del personaggio principale. La vicenda è ambientata nel periodo che va dai primi anni del ‘900 alla fine della Seconda Guerra Mondiale. L’intreccio corrisponde quasi interamente alla fabula, rara la presenza di analessi e prolessi. Il romanzo è particolarmente accattivante e scorrevole: lo scrittore è riuscito a narrare una storia molto bella e triste, ricca di riflessioni ma anche di attimi scherzosi, i quali rendono la lettura più leggera. Affascinante la narrazione a monologo, spezzata da veri e propri intermezzi “musicali” che sottolineano i vari momenti della storia. Il libro risulta inoltre ricco di riflessioni che invitano a meditare sulla vastità e l’infinità del mondo, abitato da miliardi di anime diverse con le proprie caratteristiche, sogni, pensieri. Fabrizio Forestiere IC Classico PAGINA 26