Il Michelangelo n° 4 a.s. 2013/14 | Page 13

La criminalità e il bullismo La criminalità è un fenomeno che oggi sta dilagando nella nostra società in maniera davvero vertiginosa. Ad essere coinvolte sono soprattutto le fasce di età particolarmente fragili dal punto di vista dell’identità personale. Il confine tra legalità e illegalità è una linea morale non definita e consolidata. I ragazzi non hanno la capacità di comprendere quali rischi comporti superarla, sia per la persona che commette un reato, sia per coloro che ne sono vittime. La dimensione criminale rappresenta per alcuni un ‘lato oscuro ’ di una ‘vita facile’, basata su guadagni illeciti; tutto ciò, congiunto al bisogno di esprimere rabbia e aggressività anche nella violenza, appare come un richiamo che dà l’impressione di fare acquisire rapidamente una maturità esistenziale. I giovani che entrano in questo vortice sono i primi ad essere sfruttati dalle organizzazioni della malavita. Varie sono le forme attraverso cui si manifesta la criminalità minorile. Molto preoccupante appare il bullismo, soprattutto il cyberbullismo. Si tratta di un fenomeno nato negli ultimi anni tra i ragazzi; viene messo in atto attraverso internet, telefoni cellulari o computer. Il bullo invia messaggi molesti alla vittima tramite sms, e-mail o in chat oppure la fotografa e filma i momenti in cui essa non desidera essere ripresa, invia poi ad altri il materiale prodotto per diffamarla, minacciarla o infastidirla. Il cyberbullismo o bullismo elettronico rappresenta una vera e propria forma di prevaricazio ne e prepotenza. L’obiettivo del bullo è sempre lo stesso: molestare la vittima, minacciarla, deriderla. Il fenomeno è in crescita, anche perché attraverso il web o il telefono ci si può nascondere, e agire diventa pertanto facile. Non solo: il bullismo elettronico può essere nascosto al mondo degli adulti poiché i ragazzi hanno in genere una competenza informatica maggiore rispetto ai genitori o agli insegnanti. Non sono state ancora condotte ricerche approfondite sulle conseguenze del cyberbullismo, a differenza di quanto invece è avvenuto per il bullismo tradizionale. Secondo gli studi più recenti, i danni su cyberbulli e cybervittime sono comunque simili a quelli di bulli e vittime tradizionali. Le vittime molto frequentemente vanno incontro a forme di depressione, ansia, paure, problemi di rendimento scolastico e, nei casi più gravi, anche pensieri di suicidio. Così come avviene nei casi di bullismo, pure del cyberbullismo, bambini e adolescenti non riescono a parlare facilmente con gli adulti o con gli amici. Intimoriti, pertanto, non rivelano a nessuno gli episodi di cui sono vittime! Pisana Melita, Carnemolla Camilla, Latino Francesca 2G LICEO SCIENZE APPLICATE PAGINA 13