La criminalità e il bullismo
La criminalità è un fenomeno che
oggi sta dilagando nella nostra società
in maniera davvero vertiginosa. Ad
essere coinvolte sono soprattutto le
fasce di età particolarmente fragili dal
punto di vista dell’identità personale. Il
confine tra legalità e illegalità è una
linea morale non definita e consolidata.
I ragazzi non hanno la capacità di comprendere quali rischi comporti superarla, sia per la persona che commette un
reato, sia per coloro che ne sono
vittime. La dimensione criminale rappresenta per alcuni un
‘lato oscuro ’ di una ‘vita
facile’, basata su guadagni illeciti; tutto ciò, congiunto al bisogno di esprimere rabbia e aggressività anche nella violenza,
appare come un richiamo che
dà l’impressione di fare acquisire rapidamente una maturità
esistenziale. I giovani che entrano in questo vortice sono i primi ad essere sfruttati dalle organizzazioni della malavita. Varie sono le forme attraverso cui
si manifesta la criminalità minorile. Molto preoccupante appare il bullismo, soprattutto il
cyberbullismo. Si tratta di un
fenomeno nato negli ultimi anni tra i
ragazzi; viene messo in atto attraverso internet, telefoni cellulari o computer. Il bullo invia messaggi molesti
alla vittima tramite sms, e-mail o in
chat oppure la fotografa e filma i
momenti in cui essa non desidera
essere ripresa, invia poi ad altri il
materiale prodotto per diffamarla,
minacciarla o infastidirla. Il cyberbullismo o bullismo elettronico rappresenta una vera e propria forma di
prevaricazio ne e prepotenza.
L’obiettivo del bullo è sempre lo
stesso: molestare la vittima, minacciarla, deriderla. Il fenomeno è in
crescita, anche perché attraverso il
web o il telefono ci si può nascondere, e agire diventa pertanto facile.
Non solo: il bullismo elettronico
può essere nascosto al mondo degli
adulti poiché i ragazzi hanno in genere una competenza informatica
maggiore rispetto ai genitori o agli
insegnanti. Non sono state ancora
condotte ricerche approfondite sulle
conseguenze del cyberbullismo, a
differenza di quanto invece è avvenuto per il bullismo tradizionale.
Secondo gli studi più recenti, i danni
su cyberbulli e cybervittime sono
comunque simili a quelli di bulli e
vittime tradizionali. Le vittime molto frequentemente vanno incontro a
forme di depressione, ansia, paure,
problemi di rendimento scolastico e,
nei casi più gravi, anche pensieri di
suicidio. Così come avviene nei casi
di bullismo, pure del cyberbullismo,
bambini e adolescenti non riescono
a parlare facilmente con gli adulti o
con gli amici. Intimoriti, pertanto,
non rivelano a nessuno gli episodi di
cui sono vittime!
Pisana Melita,
Carnemolla Camilla,
Latino Francesca
2G LICEO SCIENZE APPLICATE
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