2014 oppure 1200? La situazione femminile
Nel
periodo medioevale vi era
una concezione abbastanza pessimistica riguardo il "gentil sesso".
Figlia di una società maschilista
la donna si trovava a convivere
con pregiudizi e comportamenti
non di certo esaltanti, per cui ella,
già dalla nascita era considerata
come una "sfortuna".
Accolta male, nutrita male e vestita peggio dei suoi fratelli; la
sua vita era vista come votata a
due sole attività: le cure casalinghe e la procreazione. L'educazione femminile era quasi totalmente trascurata e le ragazze vivevano quasi sempre segregate in
casa.
Giunte all'età giusta, se non erano
inviate in convento, le ragazze
venivano date in sposa ad un uomo prescelto dal loro genitore.
Una volta sposate, uscivano dalla
tutela paterna per passare a quella
del coniuge e si spostavano a casa
con il marito. Nella maggior parte
dei casi si spostavano a casa dei
suoceri, dove dovevano subire
l'autorità della nuova famiglia e
dove venivano sorvegliate in assenza del marito. Bisogna notare
anche che, mentre l'adulterio delle
donne, o i rapporti prematrimoniali, erano puniti o con un'ammenda o, frequentemente, con la
morte per fuoco, le donne sposate
dovevano spesso convive