Paolo Stucchi e la droga
La
conferenza organizzata
dall'organizzazione Narconon, presieduta da Paolo
Stucchi, si prefiggeva lo scopo di sensibilizzare gli adolescenti riguardo i danni psicofisici che le droghe provocano sull'organismo. Certamente intelligente è stata la
scelta del relatore, un ragazzo
che dopo aver abusato di ogni
sorta di droga per anni è poi
riuscito a riscattarsi e a cambiare drasticamente il proprio
stile di vita. La tesi sostenuta
è che tutte le droghe, anche la
cosiddetta <> mariujana, siano a lungo andare
deleterie per l'organismo. Tuttavia la presentazione, per
quanto coinvolgente, è stata
basata più che altro sull'ironia
e la sagacia di Stucchi, che ha
semplicemente esposto le
proprie considerazioni basandosi sulla personale esperienza e su ciò che probabilmente
gli è stato insegnato nei centri
di riabilitazione: ma
le droghe sono
sostanze e come tali
vanno considerate,
condannarle o esaltarle senza la minima evidenza scientifica e basandosi solo
su singole esperienze
distanti, ha privato la
discussione di solidità e sono pertanto
convinto che non abbia sortito il minimo effetto
concreto sul pubblico.
Perchè se è vero che ci sono
ragazzi che insoddisfatti, annoiati, confusi, credono di potersi alienare dalla realtà e vivere in una costante sospensione di coscienza, è altrettanto
vero che parte degli attuali
adulti cosiddetti puliti, da giovani hanno fumato anche più
di uno spinello: eppure non
mi sembra di vedere una generazione di quarantenni buttati sui marciapiedi con la bava alla bocca.
Bisognerebbe quindi discutere più sull'atteggiamento che
sta dietro il consumo di droga
e condannare non una sostanza ma la stupidità della persona; è un po' com