Il Michelangelo n° 4 a.s. 2013/14 | Page 12

Paolo Stucchi e la droga La conferenza organizzata dall'organizzazione Narconon, presieduta da Paolo Stucchi, si prefiggeva lo scopo di sensibilizzare gli adolescenti riguardo i danni psicofisici che le droghe provocano sull'organismo. Certamente intelligente è stata la scelta del relatore, un ragazzo che dopo aver abusato di ogni sorta di droga per anni è poi riuscito a riscattarsi e a cambiare drasticamente il proprio stile di vita. La tesi sostenuta è che tutte le droghe, anche la cosiddetta <> mariujana, siano a lungo andare deleterie per l'organismo. Tuttavia la presentazione, per quanto coinvolgente, è stata basata più che altro sull'ironia e la sagacia di Stucchi, che ha semplicemente esposto le proprie considerazioni basandosi sulla personale esperienza e su ciò che probabilmente gli è stato insegnato nei centri di riabilitazione: ma le droghe sono sostanze e come tali vanno considerate, condannarle o esaltarle senza la minima evidenza scientifica e basandosi solo su singole esperienze distanti, ha privato la discussione di solidità e sono pertanto convinto che non abbia sortito il minimo effetto concreto sul pubblico. Perchè se è vero che ci sono ragazzi che insoddisfatti, annoiati, confusi, credono di potersi alienare dalla realtà e vivere in una costante sospensione di coscienza, è altrettanto vero che parte degli attuali adulti cosiddetti puliti, da giovani hanno fumato anche più di uno spinello: eppure non mi sembra di vedere una generazione di quarantenni buttati sui marciapiedi con la bava alla bocca. Bisognerebbe quindi discutere più sull'atteggiamento che sta dietro il consumo di droga e condannare non una sostanza ma la stupidità della persona; è un po' com