Il manga e la pubblicità giapponese Settembre 2013 | Page 15
apprendimento
e
di
socializzazione,
un
vettore
privilegiato
d’espressione
del
subconscio
collettivo,
e
perfino
un
vero
e
proprio
metodo
per
conoscere
il
mondo>>
Cfr.
Jean-?Marie
Bouissou,
Il
manga,
storia
e
universi
del
fumetto
giapponese,
Tunuè,
2011,
p.55
Passando
dallo
Yonkoma
si
arriva
alla
creazione
e
pubblicazione
di
fumetti
sempre
più
vicini
allo
standard
del
manga
che
conosciamo
oggi.
Una
grande
fase
di
avvicinamento
si
ha
durante
l’era
Taishô
(1912-?1926)
in
cui
i
manga
cominciano
ad
affermarsi.
<<
L’epoca
Taishô
è
la
più
liberale
del
Giappone
d’anteguerra.
Il
manga
ha
ormai
trovato
il
suo
posto
nel
panorama
culturale
nazionale.
È
una
forma
riconosciuta,
oggetto
di
analisi
erudite,
come
quella
in
Nihon
manga-?shi
(“
Storia
del
fumetto
giapponese”,
1924)
di
Seiki
Hosokibara.
I
disegnatori
si
organizzano
in
associazioni
professionali,
la
più
importante
fra
le
quali
diverrà
la
Società
giapponese
del
manga
(Nihon
manga
kyôkai,
fondata
nel
1923)>>
Cfr.
Jean-?Marie
Bouissou,
Il
manga,
storia
e
universi
del
fumetto
giapponese,
Tunuè,
2011,
p.32
In
questi
anni
il
manga
rimane
un
mezzo
di
espressione
politico
e
sociale,
anche
se
stava
già
entrando
nel
mondo
dei
bambini.
La
Kôdansha
,
che
è
la
maggior
casa
editrice
del
Giappone,
comincia
a
dedicarsi
alla
creazione
di
riviste
per
i
giovani.
<<
Kôdansha
è
anche
il
primo
editore
a
ripubblicare
le
serie
che
nelle
riviste
hanno
avuto
più
successo
sotto
forma
di
libri
rilegati
tascabili,
i
già
citati
“tankôbon”>>
Cfr.
Jean-?Marie
Bouissou,
Il
manga,
storia
e
universi
del
fumetto
giapponese,
Tunuè,
2011,
p.32
A
questo
punto
della
storia
il
manga
non
è
ancora
quello
che
conosciamo
noi
oggi.
Durante
le
due
guerre
mondiali
il
fumetto
giapponese
rimane
sempre
sullo
stile
americano,
ispirandosi
molto
alle
forme
rotondeggianti
della
Disney
e
anche
le
storie
hanno
delle
forti
somiglianze.
Purtroppo
durante
la
Seconda
Guerra
Mondiale
a
causa
della
sconfitta
del
Giappone
il
manga
ottiene
uno
spazio
marginale;
all’interno
della
società
giapponese,
il
razionamento
della
carta
fa
sparire
l’uno
dopo
l’altro
i
periodici
che
la
censura
ha
risparmiati.
Tutti
i
disegnatori
vengono
raggruppati
all’interno
di
un'unica
associazione
e,
nonostante
la
guerra,
i
disegnatori
continuano
a
creare;
come
Suihô
Tagawa
che
crea
Norakuro
(un
gattone
nero
che
guida
un
esercito)
Il
manga
in
questo
momento
storico
ha
già
conquistato
una
bella
fetta
di
pubblico
creando
un
grande
mercato,
però
non
ancora
sufficiente
per
raggiungere
la
fortuna
del
fumetto
americano.
Questi
ultimi
declineranno
molto
velocemente
durante
gli
anni
Cinquanta,
laddove
il
manga
conoscerà
una
formidabile
crescita
ed
evoluzione
che
tutt’ora
non
accenna
a
fermarsi.
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