il Lettore di Fantasia selezione n. 1 | Page 7

il Lettore di Fantasia i tre cavalieri che fermarono un esercito che creava dietro di sé. «Stai attenta ai borsaioli,» si «Mi spiace,» disse la donna portando con un gesto raccomandò lui, ma in risposta ottenne solo un affettato la mano alla scollatura raggrinzita, «ma la brontolio sconnesso. «Ci sei, Aryn? Ancora non ho riservatezza dei nostri ospiti...» capito come hai fatto a convincermi! Portarti con me è stata...» «Alla malora la riservatezza!» sbottò Nemus, «io sono un cavaliere di Juthlann! Se volessi potrei far chiudere «...un'ottima idea, credimi,» lo interruppe lei. Stava all'istante questo postribolo con tutti voi dentro, e poi per aggiungere qualcosa ma lui la fermò con un gesto. dargli fuoco! Ora ditemi se il Maestro è qui e dove posso «Siamo arrivati,» disse. Erano davanti a una casa dalle trovarlo, prima che perda la pazienza.» finestre opache di vetro blu. L'insegna rappresentava un grosso lupo avvinghiato a una giovane ragazza bionda. Nemus sospirò e spinse con energia la porta, facendo trillare il piccolo campanello attaccato allo stipite. All'interno c'erano una dozzina di persone sedute su dei lunghi divani consunti e lisi che chiacchieravano a voce bassa. L'ambiente era ampio e soprattutto molto alto; tutt'attorno alla sala correva all'altezza del primo piano una balconata sulla quale si affacciavano numerose porte. L'illuminazione era esattamente quella che Arin si sarebbe aspettata in un posto come quello, ossia praticamente assente. «Benvenuti al Vecchio Lupo,» disse una donna di mezza età tutta riccioli neri e argento vedendoli entrare. Nemus le si avvicinò ignorando le proteste dei presenti, che pensavano volesse scavalcarli nella fila. «Sto cercando il Maestro Corwil Faer. Mi hanno detto che spesso è qui, al pomeriggio.» La donna impallidì, e dopo aver inspirato a fondo per riordinare i pensieri, rispose «sì, Corwil è qui. Primo piano, terza porta della balconata. Non potete sbagliare...» Nemus attraversò la sala a grandi passi. Aryn lo seguiva, ma continuando a guardarsi attorno incuriosita. Da ogni porta provenivano gemiti, sospiri e risatine. Aveva sentito parlare di posti del genere, ma non ne aveva mai visti; a Kayl le prostitute ricevevano gli ospiti in casa, uno alla volta e con grande cortesia. Sentir parlare di riservatezza in quel luogo le faceva venire voglia di mettersi a ridere. Si limitò a sorridere, poi dovette affrettare il passo per non perdere di vista Nemus. Il cavaliere spalancò la terza porta della balconata senza bussare. Corwil Faer era seduto, con una tazza di caffè in mano, sul letto al centro della piccola stanza nella quale Nemus aveva fatto irruzione; non si mosse vedendolo entrare, si limitò invece a sollevare un sopracciglio pag. 7 di 12