indiretti è fornita dal collegamento all ’ impianto di terra e dall ’ interruzione automatica dell ’ alimentazione ( impianto elettrico di messa a terra ).
Qualora l ’ impianto elettrico di cantiere è alimentato in bassa tensione direttamente dalla rete di distribuzione pubblica ( Sistema TT ), « per la protezione contro i contatti indiretti si devono utilizzare dispositivi di protezione a corrente differenziale ». Come indicato all ’ articolo 411.5.3 per la protezione contro i contatti indiretti deve essere soddisfatta la condizione :
RA ∙ IΔn ≤ UL
dove
RA è la somma in ohm della resistenza del conduttore di protezione delle masse e della resistenza di terra ;
IΔn è la corrente nominale differenziale in ampere ;
UL è la tensione di contatto limite convenzionale .
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iscritto negli albi professionali secondo la specifica competenza tecnica richiesta ». In ogni caso , al di là di chi esegue la progettazione , giova ricordare che le prescrizioni contenute nella Norma CEI 64-8 , norma tecnica che « costituisce il riferimento normativo CEI per eseguire impianti elettrici a regola d ’ arte », forniscono i requisiti minimi per la « progettazione ed esecuzione di un impianto elettrico secondo criteri di sicurezza e di funzionalità ». Infatti , come ricorda l ’ articolo 13.1.1 , le prescrizioni per la sicurezza « sono destinate ad assicurare la sicurezza delle persone e dei beni contro i pericoli ed i danni che possono derivare dall ’ utilizzo degli impianti elettrici nelle condizioni che possono essere ragionevolmente previste ». Per questo motivo , nella progettazione degli impianti elettrici nei cantieri edili e , in generale , |
in ogni ambiente è possibile introdurre prescrizioni aggiuntive a quelle indicate dalla norma , come ad esempio mantenere il limite di 25 V come tensione di contatto massima ( UL ). La seconda , strettamente legata a questa considerazione , riguarda la valutazione dell ’ impatto del nuovo limite di UL ( 50 V ) ai fini del rispetto della condizione indicata nella Sezione 411 per il Sistema TT ai fini della protezione contro i contatti indiretti ( protezione in caso di guasto ) degli impianti elettrici nei cantieri edili . La riflessione parte da una considerazione . L ’ articolo 704.410.3.101 prescrive che i circuiti che alimentano prese con corrente nominale fino a 32 A inclusi e gli altri circuiti che alimentano apparecchiature elettriche mobili con corrente nominale fino a 32A inclusi devono essere : 1 . protetti mediante interruzione |
automatica dell ’ alimentazione con dispositivi differenziali aventi corrente differenziale nominale di intervento non superiore a 30 mA , oppure 2 . alimentati da circuiti SELV o
PELV , oppure
3 . protetti mediante separazione elettrica , con ciascuna presa a spina o apparecchio utilizzatore mobile alimentati da un trasformatore distinto o da un avvolgimento secondario separato di un trasformatore , in accordo con le prescrizioni indicate nella Sezione 413 del Capitolo 41 .
In accordo con la condizione 1 ), per la protezione contro i contatti indiretti ( articolo 411.5.3 ) risulterebbe un valore teorico di resistenza RA ( somma in ohm della resistenza del conduttore di protezione delle masse e della resistenza di terra ) pari a 1.667 Ω . Valore che , nel caso di una tensione di contatto limite
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Questa condizione ci permette di fare alcune riflessioni circa l ’ abrogazione del limite di 25 V come tensione di contatto limite convenzionale nei cantieri di costruzione e di demolizione introdotto nella nuova edizione della Norma CEI 64-8 . La prima riguarda la progettazione degli impianti elettrici in questi luoghi . Secondo quanto indicato dal DM 37 / 08 , gli impianti elettrici realizzati nei cantieri di costruzione e di demolizione sono progettati dal responsabile tecnico dell ’ impresa installatrice abilitata . A causa delle peculiarità di questo luogo di lavoro nonché per le dimensioni che può assumere il cantiere , generalmente l ’ impresa installatrice richiede la progettazione dell ’ impianto elettrico ad un « professionista |