4 EDITORIALE
DANIELE BONALUMI
Mercato elettrico e incentivi : quale sarà la nuova “ normalità ”?
I n questa edizione della rivista , andiamo ad approfondire uno degli ambiti applicativi più importanti per il mercato elettrico : il settore residenziale ; uno dei comparti più strategici non solo per la nostra filiera , ma , in generale , per il rilancio del PIL nazionale . A sostegno di questa tesi gli esempi si possono sprecare : SuperBonus e incentivi ci hanno insegnato quanto il rilancio del comparto delle costruzioni sia un reale volano per l ’ economia italiana , ma ci hanno anche fatto scoprire quanto la loro assenza paralizzi di fatto l ’ intero mercato . La chiara dimostrazione è resa dai dati SVE , le statistiche venduto materiale elettrico redatte da FME , che segnalano l ’ altalena di performance tra il 2021 e quest ’ anno . Dopo il balzo a doppia cifra più o meno indiscriminato su tutte le categorie merceologiche della filiera elettrica ( e il + 250 % del fotovoltaico ) registrato tra il 2021 e il 2022 , la fine dello spauracchio Superbonus ha “ appiattito ” le crescite , anzi , gli ultimi 6 mesi pagano una caduta per il comparto cavi e un pesante -50 % legato alle FER ( il materiale elettrico , pur tra luci e ombre , mantiene i valori del periodo di riferimento del 2023 ). L ’ anno corrente in realtà avrebbe tutte le possibilità per potersi rimettere in carreggiata grazie una serie di opportunità pronte a dare un nuovo slancio al mercato . Installatori e progettisti , così come il mondo manifatturiero e quello delle costruzioni , stanno infatti alla porta , in attesa della pubblicazione di una serie di decreti attuativi in grado di dare nuova linfa e definire nuovi incentivi e fondi . Il piano Transizione 5.0 sarà nelle prossime settimane al centro dell ’ attualità : oltre alla riqualificazione e alla digitalizzazione del mondo industriale , anche il fotovoltaico potrà beneficiarne , si aspetta di comprenderne le modalità e il contesto generale . Stesso discorso per il mondo della ricarica : la mobilità green in Italia fatica a decollare , per colpa di detrattori e scarsa conoscenza , ma è altrettanto vero che bonus e incentivi non hanno agevolato l ’ utente finale che vuole aver ben chiara l ’ opportunità prima di sostenere l ’ investimento . Lo scorso anno la gestione dei fondi è stata pessima e fino a che non verranno stabilite le regole del gioco , anche questo settore non potrà avviarsi verso una diffusione capillare . E chiudiamo il cerchio , come l ’ abbiamo aperto , con il mondo residenziale : che gli obiettivi 2050 stabiliti dall ’ ultima EPBD europea impongano una totale rivisitazione del costruito italiano è certezza , ma le modalità e le tempistiche sono al contrario tutte da stabilire ; l ’ ultimo DL 39 affossa e riduce gli incentivi legati alle ristrutturazioni ( attuali e a venire ), un pessimo segnale per chi , pur avendo la disponibilità economica , attenderà delle agevolazioni per ristrutturare . È parere unanime , in ogni caso , che a breve il mercato ripartirà e paradossalmente forse proprio per la mancanza di incentivi ...
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